Allerta nelle scuole: "Fanno risse a 16 anni. Si muovono per bande, anche grazie ai social"

Fornasiero (Einaudi): "Le zone Medaglie d’oro, Parco Pareschi e Canapa". Bazzanini (Carducci): "Deriva dei comportamenti dagli anni del Covid". .

Allerta nelle scuole: "Fanno risse a 16 anni. Si muovono per bande, anche grazie ai social"

Allerta nelle scuole: "Fanno risse a 16 anni. Si muovono per bande, anche grazie ai social"

Piazzale Medaglie d’Oro, parco Pareschi, via Canapa in prossimità di via Liuzzo. Ancora, piazza Ariostea. Sono questi alcuni dei luoghi da tenere monitorati, mappa che hanno tracciato alcuni dei dirigenti scolastici durante l’incontro con il prefetto Massimo Marchesiello, riunione che aveva come primo ed unico punto all’ordine del giorno la sicurezza fuori e dentro le scuole. Gli episodi, purtroppo, non mancano. In febbraio un ’incontro’ in corso Giovecca tra alunni dell’Einaudi e del Copernico. Il bilancio, un ragazzo di 16 anni al pronto soccorso con lividi e contusioni. Al parco Pareschi tre studentesse dell’Einaudi se le sono date di santa ragione, la gente attorno che filmava.

"Parliamo di ragazzini che hanno 15 e 16 anni, i più piccoli, quelli iscritti ai primi due anni. Sono organizzati, si mandano messaggi sui Social, si danno appuntamento. La situazione si è aggravata proprio sulla spinta dei Social, del web. Si formano gruppetti di studenti anche molto piccolini. Sono le famiglie a venire da noi, a chiedere un intervento della scuola", dice Marianna Fornasiero, preside dell’Einaudi, istituto che conta 1300 iscritti. Tre gli aspetti esaminati durante l’incontro in prefettura, vertice per fare il punto sulle strategie da mettere in campo per contenere fenomeni di violenza e illegalità all’esterno dei plessi scolastici, anche alla luce di episodi di particolare gravità registrati nelle settimane scorse. Le risse, lo spaccio e il consumo di droga fuori dalle scuole, le ’irruzioni’. Fornasiero all’inizio dell’anno scolastico aveva presentato un esposto come poi ha fatto anche il preside del Copernico Francesco Borciani. Dice: "Studenti di altre scuole entrano nella nostra e viceversa, sono persone esterne alla struttura, non possono starci, si creano situazioni molto delicate. Il personale scolastico, quando suona la campanella e i ragazzi entrano in aula, si accorge che ci sono nella struttura persone non autorizzate. In alcune scuole scavalcano il muretto ed antrano".

Verranno fatti controlli con le unità cinofile all’ingresso degli edifici e, su richiesta dei dirigenti, i cani antidroga potranno entrare nelle aule. "I controlli devono andare di pari passo con la prevenzione", dice Lia Bazzanini, dirigente scolastico dell’istituto superiore Giosuè Carducci. Controlli che verranno portati avanti anche con personale in borghese. "Dopo il Covid – precisa – abbiamo registrato queste derive, era rarissimo che anni fa i ragazzi venissero alle mani. Ora succede, si muovono per bande, hanno atteggiamenti violenti". All’incontro erano presenti dirigenti scolastici della città e della provincia, da Ferrara a Cento. Poi ancora Codigoro, Argenta, Portomaggiore e Lido degli Estensi (Comacchio). Diego Nicola Pelliccia è il dirigente scolastico dell’istituto Rita Levi Montalcini e delle medie Don Minzoni di Argenta. Il Montalcini, sedi a Portomaggiore e Argenta, ha una scuola professionale e il liceo. Sono 720 gli alunni, un terzo frequenta il plesso di Portomaggiore. Spiega: "Abbiamo plessi piccoli, all’interno la situazione è facilmente controllabile. Gli episodi avvengono fuori dalle scuole". Anche lui mette in rilievo i cambiamenti che si sono verificati a partire dal Covid. "Quando noi eravamo chiusi per l’emergenza sanitaria, i ragazzi erano fuori. E’ come se avessero perso parte dei freni. Sicuramente il secondo anno, quando sono ancora molto piccoli, è il più critico". La dirigente scolastica Rossella Paola Ietto è a capo dell’istituto comprensivo Giorgio Bassani, ad Argenta. "La situazione da noi è tranquilla e la collaborazione con le forze dell’ordine c’è da sempre".