Allevamenti di vongole in Sacca "Chiarire quante aziende ci sono"

Lo chiede il consigliere regionale di rete Civica: "Quale rapporto c’è tra superficie e addetti in relazione alla normativa"

La Regione faccia chiarezza sulle aziende che operano nella sacca di Goro. A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Marco Mastacchi di Rete Civica, il quale ricorda come "con mia precedente interrogazione dello scorso ottobre – si legge in una nota – ho evidenziato che sussiste ancora un problema di cooperative che eccedono nelle superfici demaniali concesse per il venir meno del rapporto che intercorre tra superficie e addetti previsti dalle normative vigenti e ho chiesto di procedere tempestivamente alle verifiche delle aree affidate: l’assessore Alessio Mammi nella risposta ai miei quesiti ha rilevato che la Regione è a conoscenza della situazione e ha tempestivamente attivato una serie di controlli mirati".

Da qui l’interrogazione per sapere "se e quali determinazioni consequenziali sono state adottate dalla Regione Emilia-Romagna nel 2015 e quali sono le cooperative che si sono adeguate e con quali modalità e se successivamente al 2015 la Regione ha eseguito analoghe verifiche mirate in aggiunta a quelle a campione previste dalla normativa, per ripristinare il giusto equilibrio tra aree assegnate in concessione e addetti e, in caso di risposta affermativa, quali sono le rispettive risultanze e i consequenziali provvedimenti adottati annualmente". Mastacchi interroga la Giunta per sapere anche quali controlli siano stati attivati dalla Regione Emilia-Romagna dopo la fusione Copego, in merito al rapporto tra specchio acqueo assegnato in concessione e numero degli addetti in forza, non potendo questi ultimi essere conteggiati due volte".

Ricordiamo che è di questi giorni una forte polemica innescata dopo l’annuncio di Filippo Sambi della cooperativa ’La Valle’, il quale ha chiesto alla Regione di delocalizzare la propria attività di allevamento di mitili dalle dighe foranee di Lido Pomposa alla Sacca di Goro. Una richiesta che ha prodotto dei forti dinnieghi da parte degli allevatori goresi.