"Ancora spero". Marina Cicogna, una storia di vita e cinema

Marina Cicogna, un personaggio mitico, è stata protagonista di un dialogo fra Paolo Micalizzi e Sara D'Ascenzo. Una vita ricca di avventure, momenti felici e libertà, che ancora oggi suscita fascino. Una storia di cinema e di vita, che si conclude con la speranza di Marina di continuare a vivere nel ricordo.

"Ancora spero". Marina Cicogna,  una storia di vita e  cinema

"Ancora spero". Marina Cicogna, una storia di vita e cinema

Un personaggio mitico Marina Cicogna, il cui libro ‘Ancora spero’ (Marsilio editore) è stato, nella biblioteca Ariostea, occasione di dialogo fra il critico e storico del cinema, collaboratore del nostro giornale, Paolo Micalizzi e la giornalista del Corriere del Veneto Sara D’Ascenzo. Un personaggio mitico sia per la sua frequentazione del jet set che spesso ha riempito le cronache mondane sia per il suo ruolo di produttrice a cui si devono opere come “Metti una sera a cena” di Giuseppe Patroni Griffi, “Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e “La classe operaia va in Paradiso” di Elio Petri, ma anche “Anonimo veneziano” di Enrico Maria Salerno. Una storia di vita e di cinema quella che Sara D’Ascenzo ha raccolto in tanti incontri romani e veneziani con questo personaggio che ancora oggi quando la si vede alla Mostra di Venezia suscita grande fascino. Di essa si è parlato nel dialogo fra Paolo Micalizzi e la collega veneziana, partendo dal sentimento che essa provava nell’ascoltare questa vita da sogno che moltissimi vorrebbero vivere: Invidia o ammirazione? Entrambi, ha risposto D’Ascenzo. Circa il titolo del libro esso rispecchia la speranza di Marina Cicogna di poter continuare a vivere nel ricordo di quei tempi malgrado l’età, 89 anni, e problemi di salute. Una vita piena di momenti felici la sua, che ha saputo rialzarsi anche da perdite dolorose come quelle della madre e soprattutto del fratello Bino con il quale ha condiviso anche momenti importanti nel loro ruolo prima di distributori di film con la Euro e poi di produttori. Una vita piena di avventure in ogni parte del mondo dove andava quando decideva di farlo. Ed incontrava persone con le quali condivideva momenti di spensieratezza e di libertà. Una parola, quest’ultima molto importante per lei, in nome della quale lei ha sempre agito.