Anselmo illustra il programma: "Priorità: cultura, lavoro e frazioni. Fiera, audio che mostrano chi è Lodi"

Il candidato del centrosinistra, insieme agli alleati della coalizione, illustra i punti del suo progetto per la città. In sala a San Martino anche l’ex sindaco Tagliani: "Municipalizzate, soldi distribuiti a una ristretta cerchia".

Anselmo illustra il programma: "Priorità: cultura, lavoro e frazioni. Fiera, audio che mostrano chi è Lodi"

Anselmo illustra il programma: "Priorità: cultura, lavoro e frazioni. Fiera, audio che mostrano chi è Lodi"

"Sappiamo, giudiziariamente, com’è andata la vicenda della Fiera. In questi giorni, per la questione sollevata delle cremazioni dei bergamaschi sono stato accusato di essere uno speculatore. Ma ho dei messaggi vocali del vicesindaco Naomo Lodi che dimostrano che non sono io lo speculatore. E rivolgo il mio saluto a Tiziano Tagliani, qui in sala". L’ex sindaco, seduto tra le prime file, accenna un sorriso. Fabio Anselmo decide di lanciare questo messaggio. Tra il detto e il non detto. Perché, dice, "mi riservo di farli ascoltare un’altra volta". La sala del bar Rinascita a San Martino è gremita e rumoreggia. Ufficialmente è la presentazione del programma elettorale del candidato sindaco. L’avvocato, però, dà fuoco alle polveri innescando due polemiche: "Sono stato criticato per l’assenza di un programma, ma eccolo qui: è stato scritto da tutti i membri della mia coalizione e io ne sono il garante" dice agitando un plico di fogli in aria, "vorrei comunque sapere quale sia il programma di Alan Fabbri". Per il candidato del centrosinistra, quella del sindaco è "propaganda benaltrista, tipica della ‘Bestia’".

L’altro fronte – ormai cavallo di battaglia – è quello della gestione dei fondi delle società partecipate. "Complessivamente, tra le varie municipalizzate – dice il candidato – c’è stata un’elargizione, a una ristretta cerchia di persone, di quasi un milione e mezzo per finanziare i concerti in centro. Personalmente non sono contrario ai concerti, anzi: ma non sono d’accordo a finanziarli con i fondi dei ferraresi a detrimento dei servizi offerti". Arriva l’applauso a cui ne succede un altro quando Anselmo critica le scelte dell’amministrazione "che dal 2019 destina, nonostante l’inflazione e i tanti problemi che sono sorti da allora, sempre la stessa cifra". Guardandosi attorno, si chiede: "Come mai siamo a San Martino?". Alla domanda, il segretario comunale dem, Alessandro Talmelli, dà la sua risposta: "Le frazioni devono riprendere un posto centrale nel governo della città – spiega – ma la risposta non è l’apecar. Bensì la riapertura delle consulte territoriali. Un modo per ricucire il forese con il centro". Il candidato Pd, Valerio Aldighieri pone l’accento su alcuni gap infrastrutturali come la "ciclabile tra Montalbano e San Martino", mentre Arianna Poli (civica Anselmo) richiama sulla necessità di "riconquistare spazi di partecipazione per costruire una città in cui restare". Concetto, quest’ultimo, ripreso anche da Tommaso Lanzoni (I Civici). "Questa – aggiunge – deve essere una città dotata di politiche giovanili. Mancano spazi di aggregazione e di studio. I ragazzi scappano, la sfida è trattenerli". Luca Reitano (M5S), punta su ambiente, petrolchimico e transizione ecologica, mentre Danny Farinelli di Azione denuncia "solo chiacchiere da parte dell’esecutivo sull’attivazione della Zona logistica semplificata". La promessa è quella di "garantire sgravi su Imu e Tari". Marina Contarini (sinistra per Anselmo) richiama alle necessità di "fornire un’offerta culturale degna di Ferrara". La repubblicana Renata Gagliani richiama alle "storiche vestigia del Pri: una ragione in più per votare Fabio".