"Apicoltura, dobbiamo tutelare il made in Italy"

Vigarano, incontro tra i produttori per fare il punto della situazione e mettere in campo nuove iniziative.

"Proteggere il made in Italy, tutelando colture d’eccellenza e il miele prodotto sul territorio". Sono alcuni degli obiettivi che si sono posti i partecipanti dell’incontro di lunedì sera, nella sede di "Gocce Balsamiche" a Vigarano tra apicoltori e agricoltori provenienti dalla Romagna e dal Veneto per affrontare il grave problema delle importazioni che affligge il settore. "Capire se un miele è italiano è molto semplice – hanno detto Edoardo Lodi e Brigitta Faustini titolari dell’azienda Gocce Balsamiche – perché i produttori ne vanno fieri e lo scrivono chiaramente davanti al vasetto, senza bisogno di doverlo girare mille volte. L’apicoltura, del resto, è un settore di nicchia nel contesto agricolo, ma fondamentale: un vasetto di miele muove un indotto che parte dai produttori di api regine, fino al confezionamento, all’etichettatura e al trasporto. Permette, dunque, a molte aziende di lavorare". Occorre dunque trovare nuove sinergie, tra apicoltori e agricoltori, per la promozione del territorio e la difensa del consumatore senza mai dimenticare il valore del "Made in Italy". Fabio Bergamini ha parlato della necessità di "tutelare e valorizzare la qualità dei prodotti e la loro storicità. Di fronte a spinte che vorrebbero cancellare un elemento distintivo di un territorio a forte vocazione agricola". Tra i relatori, Alessandro Visotti, direttore Coldiretti, Franco Asioli e Riccardo Babini, presidente e tecnico quest’ultimo della cooperativa Ara di Bagnacavallo che rappresenta circa 400 soci apicoltori e gestisce il ritiro di miele esclusivamente italiano.

cl.f.