"Arginone sovraffollato e con pochi agenti. No al nuovo padiglione"

Il Pd ferrarese, con Alessandro Zan e Fabio Anselmo, denuncia il sovraffollamento e il sottodimensionamento del personale nel carcere di Ferrara. Critiche anche alla costruzione di un nuovo padiglione che potrebbe compromettere la rieducazione dei detenuti.

"Arginone sovraffollato e con pochi agenti. No al nuovo padiglione"

"Arginone sovraffollato e con pochi agenti. No al nuovo padiglione"

Un appello contro il sovraffollamento del carcere. Il Pd ferrarese, con il parlamentare Alessandro Zan e il candidato sindaco del centrosinistra Fabio Anselmo, si è ritrovato sabato mattina davanti all’Arginone per porre l’attenzione sulla situazione attuale. I numeri parlano di 407 persone detenute su 244 di capienza massima, mentre. Il personale risulta invece sottodimensionato. In totale per tutti i ruoli è di 152 unità su 212 previste, mentre nel ruolo agenti-assistenti risultano 111 su 150 previsti. Si tratta di dati confermati dai sindacati e dall’amministrazione del penitenziario ferrarese. Nel merito gli esponenti dem, tra cui Davide Nanni, Mauro Vignolo, Anna Chiappini, Ilaria Baraldi, hanno ricordato il problema di sovraffollamento del carcere si aggiunge al sottodimensionamento del personale di polizia e dei servizi educativi, con conseguenze gravi sia in termini di gestione della sicurezza ordinaria che a fronte di eventi eccezionali. Inoltre il Pd ha criticato la decisione di procede alla costruzione di un nuovo padiglione, struttura che dovrebbe ospitare una ottantina di detenuti, che verrà realizzato all’interno delle mura di cinta.

"Tutto questo sull’area agricola – ha aggiunto Nanni – attualmente destinata all’attività dell’orto, limitando l’area di accesso ai detenuti. Inoltre, non risulta che a tale intervento di costruzione corrisponda un proporzionato intervento in termini di aumento del personale carcerario di polizia e di servizi educativi". Sulla situazione della casa circondariale Zan ha formalizzato un’interrogazione rivolta al ministero della giustizia: "Si è chiesto al ministro di procedere a un’accurata valutazione dell’impatto di nuovo padiglione sul territorio di Ferrara, valutando anche come lo stesso andrebbe a sacrificare ulteriormente gli spazi dedicati ai detenuti". La struttura, così Anselmo, "limiterebbe la finalità rieducativa della pena, che prevede occasioni di lavoro, studio, formazione, attività dentro le mura del carcere che sostengano e consentano il percorso di reinserimento della persona detenuta, diminuendo al contempo le probabilità della recidiva".

m. t.