Associazioni in prima linea: "Si spende con più cautela. E il momento non aiuta"

Le aspettative dei presidenti di Ascom (Amelio) e Confesercenti (Scolamacchia) "Dobbiamo salvaguardare il valore economico e sociale dei negozi di vicinato" "L’inflazione, il caro mutui e l’aumento delle bollette si sono fatti sentire".

Associazioni in prima linea: "Si spende con più cautela. E il momento  non  aiuta"

Associazioni in prima linea: "Si spende con più cautela. E il momento non aiuta"

Anche a Ferrara sono iniziati ieri i saldi invernali. Secondo le stime dell’ufficio studi nazionale di Confcommercio, la spesa media prevista sarà intorno ai 137 euro a persona per un volume d’affari complessivo ipotizzato di 4.8 miliardi, coinvolgendo 15.8 milioni di famiglie italiane (nella nostra regione sono circa 1.5 milioni). Si concluderanno in Emilia Romagna il 4 marzo. "Siamo impegnati – commenta Marco Amelio, presidente provinciale di Ascom – a salvaguardare il valore economico e sociale dei negozi di vicinato che costituiscono anche un presidio del decoro urbano. Si tratta di una boccata d’ossigeno per i negozi. I saldi possono rappresentare un’ulteriore opportunità laddove si sviluppino flussi turistici per uno shopping che unisce qualità, convenienza e professionalità dei nostri operatori, fattore insostituibile nel commercio e sicuramente non replicabile nel web. I negozi di vicinato sono uno dei punti centrali dell’importante filiera dell’ospitalità nei nostri centri storici – prosegue Amelio – e per questo devono essere visibili e facilmente raggiungibili". Un periodo di saldi iniziati in un’unica data, il 5, in tutte le regioni ad eccezione della Valle D’Aosta. "Attraverso la nostra associazione Federmoda Italia – precisa ancora – si è aperto un confronto costruttivo nella conferenza delle Regioni, finalizzato ad individuare una data unica per il territorio nazionale. Questo perché non ci fosse un disallineamento, per garantire anche una forte incisività a livello mediatico".

Un primo giorno di saldi che parte con buoni propositi, seppure i cittadini rispetto al recente passato tendono a spendere meno. "Si tratta solo dell’inizio – dice Nicola Scolamacchia, presidente provinciale di Confesercenti –, l’auspicio è che vadano bene in quanto la stagione non ha aiutato molto le vendite. In questi ultimi mesi, complice le temperature non troppo fredde, c’è stato un calo degli incassi specificamente nell’ambito dei capi invernali. I saldi, quindi, possono dare possibilità di maggiori incassi. La percezione generale è che le persone hanno meno soldi da spendere e sono più attenti negli acquisti. Una serie di fattori hanno influito, dall’inflazione al caro mutui e fino al caro bollette". Scolamacchia poi aggiunge: "Prima di questo periodo ci sono state già offerte vantaggiose, mascherate da vendite promozionali soprattutto sull’online dove ci sono realtà in cui si continua con le offerte nel corso dell’anno. Ecco perché si è perso un po’ il vero gusto dei saldi come anni fa".

Mario Tosatti