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Bolkestein, i balneari:: "Subito la mappatura"
LIDI
"È necessario che si vada avanti con la mappatura delle spiagge realizzata dal Governo e si arrivi con urgenza all’approvazione di un decreto legge prima che prenda il via la stagione turistica". È questa la richiesta che i balneari, insieme ad Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria e La Base Balneare con Donnedamare, ribadiscono ad alta voce. Dalle associazioni di categoria viene rimarcato come la mappatura delle spiagge consegnata alla Commissione Europea evidenzia che il 67% delle coste italiane è disponibile al libero mercato e pone le basi per una maggiore competizione, valorizzando vaste aree a potenziale vocazione turistica del Paese ancora libere.
"Abbiamo fiducia nelle istituzioni italiane e siamo convinti che la mappatura realizzata dal nostro Governo sia lo strumento per raggiungere gli obiettivi economici proposti dalla Direttiva Bolkestein – dichiarano i presidenti Fabrizio Licordari (Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria) e Bettina Bolla (La Base Balneare con Donnedamare) -. Siamo convinti della forza dell’oggettività dei dati in essa contenuti e, già nel corso del tavolo tecnico, ne abbiamo ribadito la validità e richiesto al contempo che vengano integrati anche i dati relativi alle coste lacuali e fluviali. Sottolineiamo il nostro disappunto per l’orientamento della Commissione europea, la quale vuole spingere per una mappatura qualitativa che vada a considerare le zone di maggior pregio che i balneari hanno costruito nel corso di generazioni, consegnandole alle multinazionali e ai grandi gruppi finanziari".
Secondo le associazioni, la mappatura realizzata dal Governo offrirà nuove opportunità di sviluppo nel comparto dell’accoglienza e dei servizi turistici, attraverso la creazione di nuovi insediamenti balneari che possano essere motore di nuova occupazione, nuovo sviluppo economico, maggiore tutela ambientale e sicurezza. Ed è per questo che chiedono al Governo che la mappatura sia "difesa e cristallizzata" in un decreto legge, prima dell’avvio della stagione turistica, allo scopo di tutelare gli operatori del comparto "che operano con costanza – concludono Licordari e Bolla - per la riqualificazione di aree abbandonate e la preservazione delle coste".
v.f.