Boom del presepe nel campanile: "Quasi 2mila visitatori a Pomposa"

Codigoro, la natività ’diffusa’ realizzata su otto piani ha riscosso un notevole successo attraendo turisti. I volontari: "Se non ci fossero stati due giorni di maltempo i numeri sarebbero stati più importanti".

Boom del presepe nel campanile: "Quasi 2mila visitatori a Pomposa"

Boom del presepe nel campanile: "Quasi 2mila visitatori a Pomposa"

Penalizzati dagli ultimi due giorni di pioggia, chiudono comunque con un risultato molto soddisfacente, i volontari delle associazioni Buonincontro e Mantello di Pomposa, poichè hanno visitato l’unico presepe verticale d’Italia, allestito nel campanile della millenaria abbazia, ben 1587 visitatori. "Purtroppo - afferma Giuliano Tomasi presidente del Mantello - nel fine settimana più propizio, il maltempo è stato avverso, altrimenti avremmo aggiunto almeno altri 200 visitatori". Tuttavia la maestria, la ricerca e la creatività di questi volontari ancora una volta hanno saputo attrarre persone che, al massimo una quindicina per volta, distanziando un accesso dall’altro di non meno di mezz’ora, hanno espresso giudizi unanimemente favorevoli su quanto ammirato negli otto piani.

Visitatori provenienti dall’alto ferrarese e dalla bassa bolognese, dalla Romagna e dal Veneto con una media, nelle quattro ore di apertura pomeridiana, che hanno superato le 120 persone al giorno, festività comprese. In ogni piano una rappresentazione, ma soprattutto una didascalia che consentiva all’osservatore di comprendere appieno il messaggio trasmesso e la simbologia di ogni personaggio od oggetto rappresentato. Hanno dato vita all’iniziativa, oltre a Tomasi, Lucia Frigatti, Anna Amoruso e nella foto, dal basso verso l’alto, Daniele Gardellini, Alberto Zanellati, Nadia Roversi, Carla Pallareti e Annarosa Patroncini, (non nella foto ndr) queste ultime hanno curato la direzione artistica e Roberta Borghetti mentre gli effetti luce e suoni erano di Gianluca Succi Cimentini, che hanno lavorato al progetto dallo scorso 22 novembre.

Il titolo era "La Via degli Umili" per una una serie di rappresentazioni, una ad ogni piano, molto suggestive e di grande impatto scenico che hanno richiesto tanto lavoro nel realizzarle e qualche acrobazia nel portarle ai vari piani. Fra queste spiccava la barca di quasi tre metri e mezzo, frutto dell’ingegno di Gardellini, costruita completamente in cartone da recupero, con alberi per le vele e relativa attrezzatura da pesca, ma anche tutti gli allestimenti ad ogni piano,, hanno espresso la passione e la spiritualità che questi volontari sono riusciti ad esprimere con la loro proposta del "Viaggio degli umili", in una vera immersione di riconciliazione anche col proprio spirito.

Claudio Castagnoli