Caccia, il bilancio: "Oltre cento sanzioni in appena cinque mesi"

Chiude la stagione, la comandante della Provinciale

Caccia, il bilancio: "Oltre cento sanzioni in appena cinque mesi"

Caccia, il bilancio: "Oltre cento sanzioni in appena cinque mesi"

Il 31 gennaio si è chiusa la stagione venatoria, sono state 113 le multe elevate dal giorno dell’apertura che quest’anno è scattato in ritardo – di solito è la terza domenica di settembre – a causa di un ricorso presentato dall’associazione ambientalista Lac. A tirare le somme, tra multe e controlli, è Roberta Artioli, il comandante della polizia provinciale

Com’è andata?

"Direi che siamo nella media – risponde la comandante, nata a Vigarano, entrata nella polizia provinciale di Bologna dopo aver superato il concorso il 5 novembre del 2001 –, forse un po’ sopra la media. In genere vengono elevate poco più di un centinaio di multe, un numero analogo alle sanzioni ’staccate’ quest’anno. In realtà, visto che a causa dei ricorsi la stagione è cominciata dopo ed è terminata prima, siamo un po’ sopra la media"

Quali sono le infrazioni?

"Quelle amministrative hanno riguardato quattro tipologie. Il mancato rispetto della distanza da case, strade e ferrovia; capi abbattuti e non segnati nei tesserini venatori; carnieri eccessivi; l’esercizio della caccia anche negli orari che non sono consentiti. In questo caso il cacciatore paga una sanzione e devo dire che tutti hanno, diciamo così, conciliato"

Episodi un po’ più gravi?

"I procedimenti penali sono stati in tutto quattro, per omessa custodia dell’arma, la caccia in zone di ripopolamento e cattura, nel carniere specie non consentite, l’uso di richiami vietati"

Il controllo del territorio, quanti eravate

"Si sono mossi nelle campagne 13 effettivi, anche io sono uscita con loro per fare controlli e sopralluoghi"

Il numero dei cacciatori, continua il calo?

"Senza dubbio, sono diminuiti e di molto. Ormai questa è una tendenza che prosegue da alcuni anni"

Le guardie volontarie?

"Mai come quest’anno hanno dimostrato la loro voglia di esserci, di scendere in campo per l’ambiente e la sua tutela, per il rispetto delle regole. Hanno elevato una ventina di sanzioni. Al termine dell’annata venatoria si sono detti molto soddisfatti del lavoro che hanno fatto al nostro fianco"

Adesso se ne riparla a settembre

"Sì, la stagione venatoria come ho precisato è cominciata più tardi ed è finita in anticipo a causa dei ricorsi che ha presentato un’associazione ambientalista. Meno giorni, più o meno lo stesso numero di multe"

Il lupo? Tutti ne parlano

"Noi raccogliamo alcune segnalazioni se queste ci arrivano, gli episodi di predazione che ci sono stati descritti si sono verificati nell’Altro Ferrarese circa due settimane fa, dove sono state uccise alcune caprette che stavano in un giardino, e a Poggio Renatico, qui le vittime erano pecore"

Che fare?

"Come abbiamo più volte sottolineato il lupo non è un animale confidente, teme l’uomo, cerca di stare a distanza. E’ comunque sempre meglio adottare quelle che sono elementari regole di prudenza".

Mario Bovenzi