"Caporalato, basta sfruttare i deboli. La soluzione? Gli sportelli agricoli"

Portomaggiore, il sindaco Bernardi parteciperà al tavolo di lavoro regionale per creare il servizio "L’altro problema sono gli alloggi usati in modo spregiudicato con il sovraffollamento e la carenza d’igiene".

"Caporalato, basta sfruttare i deboli. La soluzione? Gli sportelli agricoli"

"Caporalato, basta sfruttare i deboli. La soluzione? Gli sportelli agricoli"

Creare degli strumenti per sostituirsi ai servizi forniti dai caporali, degli sportelli fisici specifici dedicati all’agricoltura per incontro domanda e offerta di lavoro in modo legale e sicuro, così come chiesto anche da sindacati e associazioni di categoria, sportelli che toglierebbero terreno da sotto i piedi agli intermediari illeciti. E’ la principale novità emersa da un importante Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è tenuto a Portomaggiore nei giorni scorsi in sala consiliare, presieduto dal prefetto di Ferrara Marchesiello, la vicaria del questore e dei comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, incentrato sullo sfruttamento del lavoro agricolo e il caporalato. Presente anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi.

Sindaco Dario Bernardi, vuole precisare meglio cosa si intende con sportelli fisici?

"Sarebbero gli sportelli del Centro per l’impiego – afferma il primo cittadino portuense – destinati ai lavoratori agricoli. Le aziende sono spesso in difficoltà a trovare manodopera, questi strumenti darebbero un punto di accesso più semplice per fare incontrare la domanda con l’offerta".

A che punto siete per l’attuazione?

"Siamo alle prime battute, in quanto è la prima volta che se ne parla in sede ufficiale. Sarà costituito un tavolo di lavoro con la Regione per attuarlo il prima possibile".

A distanza di un anno dall’approvazione di un memorandum a che punto siete con il contrasto al caporalato?

"Il fenomeno è stato preso in seria considerazione, la partecipazione del prefetto è lì a testimoniarlo. Come amministrazione siamo in prima fila contro questo fenomeno, che oltre a ledere la dignità delle vittime, ha un impatto negativo e grave sul contesto sociale e abitativo". Qual è la specificità del vostro territorio relativamente al fenomeno?

"Da noi il problema più sentito è l’alloggio e il suo utilizzo. Ho presentato anche la nostra intensa attività di monitoraggio e controlli sull’edilizia, che stiamo potenziando, grazie al lavoro costante degli uffici e della Polizia Locale, lamentando purtroppo che è un lavoro non facile: le leggi ci consentono di fare attualmente troppo poco come ente locale per disincentivare un uso spregiudicato degli alloggi orientato al sovraffollamento e alla scarsa manutenzione".

Franco Vanini