Cassa di Ravenna, ok al bilancio. Guzzinati nel collegio sindacale

Utile consolidato di 41,5 milioni, durante l’assemblea c’è stata la nomina della legale della nostra città

Cassa di Ravenna, ok al bilancio. Guzzinati nel collegio sindacale

Cassa di Ravenna, ok al bilancio. Guzzinati nel collegio sindacale

FERRARA

Nel corso dell’assemblea della Cassa di Ravenna spa – che si è tenuta sabato scorso al teatro di Russi, in provincia di Ravenna – che si è conclusa con il ’sì’ al bilancio che si è chiuso al 31 dicembre scorso, c’è stata anche la nomina dell’avvocato Caterina Guzzinati di Ferrara, quale sindaco effettivo del collegio sindacale.

Tornando al bilancio della Cassa, invece, l’utile netto dell’operatività corrente della Cassa di Ravenna Spa, dopo le necessarie rettifiche, i più che prudenziali accantonamenti e nonostante anche i costi obbligatori straordinari per salvataggi di banche concorrenti, è cresciuto a 32,052 milioni di euro (+14,21%). L’assemblea ha deliberato all’unanimità la distribuzione di un dividendo, ulteriormente aumentato, nella forma di una azione ogni 30 possedute (senza oneri fiscali per l’azionista) o, a richiesta, in contanti, di 51 centesimi di euro per azione (+15,91%). La raccolta diretta della Cassa è aumentata a 4.809 milioni di euro (+3,1%), la raccolta indiretta ammonta a 5.454 milioni di euro (+6,6%). Gli impieghi ammontano a 3.283 milioni di euro (-2,5%), risentendo della riduzione della domanda.

L’utile netto consolidato del Gruppo Bancario Cassa è cresciuto a 41,5 milioni di euro (+27,74%), risultato mai raggiunto in precedenza. I dati relativi ai coefficienti patrimoniali di Vigilanza al 31 dicembre 2023 confermano e rafforzano ulteriormente l’elevata patrimonializzazione del Gruppo: il Cet 1 Ratio della Cassa è del 20,49% e di Gruppo è del 15,89%, più del doppio del 7,85% richiesto dalle Autorità al Gruppo Cassa nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale Srep. Il Total Capital Ratio è cresciuto per la Cassa al 21,83% e per il Gruppo al 17,42%, rispetto al 12,05% richiesto dalle Autorità. Per la migliorata qualità del credito, il totale di tutti i crediti deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) è del 2,1% del totale degli impieghi netti.

Nelle considerazioni finali, a nome del consiglio di amministrazione della Cassa, il presidente Antonio Patuelli ha affermato che "la Cassa si è impegnata fortemente per le modernizzazioni tecnologiche e nel mantenimento e rafforzamento della rete delle filiali per permettere a ciascun cliente di scegliere di volta in volta, giorno per giorno e minuto per minuto, quale canale scegliere, fisico o digitale, per effettuare operazioni. La continua libertà di scelta per tutti i clienti è una strategia fondamentale del modo di essere della Cassa, assieme tecnologico e umano". La Cassa, nata con gli Scudi romani nel 1840, cresciuta per circa un secolo e mezzo con la Lira italiana ed ora con l’Euro, si prepara ad affrontare le sfide dell’euro anche digitale (utile contro il riciclaggio delle pseudo valute crittografiche) e della cosiddetta intelligenza artificiale, coniugando sempre utilizzazione delle più nuove tecnologie e alte sensibilità umane. Il tutto nel forte, strategico impegno sempre per la sostenibilità anche prospettica di tutte le attività, una materia nella quale abbiamo consolidata esperienza innanzitutto avendo contribuito a combattere l’eutrofizzazione in Adriatico e la subsidenza in Romagna. Il presidente Patuelli, infine, ha ricordato commosso Egisto Pelliconi, appassionato consigliere della Cassa e Romano Argnani, già vice presidente della Fondazione Cassa, recentemente scomparsi. Lo scorso anno la Cassa ha ricevuto gli importanti riconoscimenti del punteggio massimo di cinque stelle da parte di Altroconsumo, Associazione per la tutela dei consumatori, nonché è stata selezionata nuovamente tra le aziende italiane più attente ai temi di inclusione e diversity, come esito della quinta edizione di ’Europe’s Diversity Leaders 2024’”.