CRISTINA RUFINI
Cronaca

Cena tra ’Bravi ragazzi’. Chiesta l’archiviazione per i ventisei indagati accusati di odio razziale

In merito all’inchiesta su una festa di compleanno sopra le righe la procura ritiene non ci siano stati gli estremi per contestare reati ma si sia trattato di una serata "becera, sgradevole e sopra le righe" .

Cena tra ’Bravi ragazzi’. Chiesta l’archiviazione per i ventisei indagati accusati di odio razziale

Cena tra ’Bravi ragazzi’. Chiesta l’archiviazione per i ventisei indagati accusati di odio razziale

Un forma di "goliardia estremamente sgraziata e sgradevole", ma nessuna intenzione di fare propaganda fascista o inneggiare all’odio razziale. Sarebbero queste le fondamenta della decisione della procura di Ferrara di chiedere l’archiviazione nei confronti dei ventisei "bravi ragazzi" che erano stati indagati dopo una notte brava, poco prima di Natale dello scorso anno. Accusati di fascismo, istigazione all’odio razziale, minacce e vilipendio delle forze armate. Era la sera del 22 dicembre scorso, quando il gruppone di ragazzi, alcuni minorenni, decidono di ritrovarsi in un locale di via Mayr, per festeggiare il compleanno di uno dei ventisei: cena a tema per divertirsi.

Tutti vestiti con divisa da carcerati, alcune arancioni alla Guantanamo e all’insegna dei ’cori beceri’, per disturbare e indignare gli altri clienti del locale, così tanto per fare qualcosa di diverso. ’Cori beceri’ come suggerito da un gruppo social che detta le linee guida, se così possiamo definirle, per attirare l’attenzione e disturbare gli altri clienti, il tutto condito da un livello alcolico non indifferente. Qualcuno si sarebbe spinto un po’ oltre, salendo su un tavolo e mostrando i genitali, così per essere più furbo di tutti gli altri o per indignare di più. E poi i cosiddetti ’cori’ vergati anche su alcuni volantini distribuiti ai presenti. Insomma un caos totale sgraziato, insulso, disgustoso ma che non avrebbe i contorni di reati penali, così come ipotizzati al momento dell’apertura del fascicolo di indagine. Nè in occasione di cori che potevano sembrare inneggianti al razzismo (contro il calciatore Balotelli o contro l’atleta Fiona May) oppure il vilipendio alle forze dell’ordine (contro i militari uccisi a Nassiyria o Raciti). E il pm che ha coordinato le indagini, Ciro Alberto Savino, non avrebbe rilevato elementi di contestazione penale neanche per quanto riguarda l’apologia di fascismo, in quanto non si sarebbe trattato di un’azione con l’intenzione di creare adesioni o consensi favorevoli al disciolto partito fascista.

Insomma secondo la procura, si sarebbe trattato di fatti sicuramente sgradevoli, messi in atto con un comportamento ’becero’, per attirare l’attenzione su di sé e fare scalpore e per causare negli altri clienti del locale un senso di disgusto e di riprovevolezza. Così, per fare qualcosa di diverso e trascorrere una serata alternativa. Per trascorrere una serata di compleanno ’sopra le righe’ all’insegna dell’abuso di alcol e dell’assenza di freni inibitori.

Per questo e per le dichiarazioni di tutti coloro che sono stati ascoltati, pentiti e resisi conto di quanto compiuto, il pm Savino ha chiesto l’archiviazione di tutti i reati contestati ai ventisei indagati. Istanza che è depositata nella cancelleria del giudice per le indagini preliminari, Carlo Negri. A lui ora il compito di valutare se ci siano gli estremi per alcune contestazioni ad alcuni degli indagati oppure se sia davvero il caso di chiudere la vicenda come una spiacevolissima e sgradevole serata tra ragazzi con qualche problema di noia profonda.