Centese, l'ex dirigente Contri: "Necessario trovare soluzione" a Cento

La Centese Calcio di Cento richiede più campi per il loro grande settore giovanile. Un genitore riflette sull'ipocrisia dei bandi e sottolinea l'importanza di una decisione equilibrata per evitare un indebolimento delle iniziative sportive.



Centese, l'ex dirigente Contri: "Necessario trovare soluzione" a Cento

Centese, l'ex dirigente Contri: "Necessario trovare soluzione" a Cento

CENTO

Continua a farsi sempre più grande la richiesta della Centese Calcio di campi per il loro grande settore giovanile che conta 373 bambini. Dopo il flash mob organizzato dai genitori venerdì scorso e ieri la voce della società, ora a farsi avanti è un altro genitore. "Seguo con interesse le accorate lamentele della Centese Calcio e le risposte a mio parere un po’ dogmatiche del Comune di Cento - scrive alla nostra redazione Carlo Contri, ex dirigente - i campi mancano o sono sottoutilizzati ? Per lavoro attraverso il Ponte Nuovo sul Reno 4 volte al giorno e raramente vedo i due campi di calcio del Percorso vita e dello Spallone impegnati. Ne deduco che gli impianti siano fortemente sotto utilizzati". Ricorda che la Centese ha a disposizione il Parco del Reno e il Bulgarelli. "Stadio per l’attività della prima squadra anch’esso comunque in condizioni precarie - prosegue - come si può accettare di dover rifiutare iscrizioni di giovani allievi calciatori e obbligare molti ragazzi a trasferirsi nei paesi e Comuni limitrofi per coltivare un sogno o una passione ?".

Prosegue la riflessione. "Da Cento, ci si aspetterebbe che l’ Amministrazione desse risposte di speranza nel voler risolvere il non banale problema oggi in discussione - dice - è compito del politico attivare azioni conciliatorie e non porsi al di sopra delle parti nascondendosi dietro l’ipocrisia dei bandi. Se non verrà aperto un tavolo di discussione tra le società sportive ed il Comune per cercare di raggiungere una decisione equilibrata anche nel calcio giovanile dovremo assistere ad una frantumazione e a un indebolimento delle iniziative, ulteriore segno del decadimento socio-economico dell’area. Per 15 anni sono stato dirigente della Centese Calcio, che dalla terza categoria arrivò alla C1, che costruì lo Spallone, ampliò e rimodernò il Bulgarelli , dalle tribune, alle torri faro, all’impianto di irrigazione: come avremmo potuto farlo senza un sistematico aperto e fattivo confronto con le amministrazioni dell’epoca?".

E conclude: "Mio nipote gioca nella squadra Juniores della Centese per ora decentrata ad Argelato, lo seguo anche in trasferta e quest’anno ha un girone con squadre nuove avrò la possibilità di verificare se Pavullo gioca a Zocca, Persiceto a Sant’Agata e Soliera a Bomporto".