"Ciao Alberto, la tua bontà vivrà per sempre"

Codigoro: i funerali di Polmonari, padre del parroco, morto a 83 anni dopo essere caduto dalla scala. "Così mi hai insegnato a vivere"

"Ciao Alberto, la tua bontà vivrà per sempre"

"Ciao Alberto, la tua bontà vivrà per sempre"

Con un "abbraccio" avvolgente, tutta la comunità codigorese e le frazioni, hanno voluto salutare Alberto Polmonari, babbo di don Marco. Un saluto a "papà Alberto", come lo ha sempre chiamato il sacerdote durante la messa, concelebrata con altri 13 parroci del Vicariato di San Guido. Per l’occasione i cori di Codigoro e delle frazioni, si sono uniti e, diretti da Francesco Fabbri, hanno molto ben accompagnato la funzione religiosa. L’83enne era caduto da una scaletta, intento a tagliare alcuni rami, venerdì, presso l’Oratorio, l’arrivo dell’eliambulanza al campo, il trasporto a Cona, le speranze sempre più flebili e il tragico epilogo dovuto ad un arresto cardiaco. In chiesa anche la moglie Annamaria, con la quale si era trasferito a Codigoro, alcuni anni fa proprio per stare vicino al figlio, ma anche impegnandosi tantissimo in tante attività, tutte tese a far del bene agli altri. Presenti anche i figli Mauro, Luca e Alexia ed i nipoti. Giovani dell’Oratorio, dove operava Alberto, hanno letto alcune preghiere mentre il sindaco Alice Zanardi, ha ricordato, commossa, l’"uomo speciale" e come "quanto gli occhi di una persona riescano a parlare del suo cuore, la bontà e la cordialità di Alberto erano proprio scritte nei suoi occhi. Un animo gentile, cortese, sempre disponibile con grandi e piccini. Si prodigava in silenzio, non voleva riconoscimenti, passava le giornate dedicandosi alla comunità, con grande rispetto e umiltà". Lauro Beccari ha voluto esprimere la vicinanza di tutti i parrocchiani e il cordoglio, per la scomparsa di Alberto "sempre pronto a donarsi per chi aveva bisogno". Ma il momento più toccante, concluso con uno scrosciante e lungo applauso da tutti coloro che gremivano la chiesa è stato il ricordo di don Marco. "Ho tentato di scrivere qualcosa, ma il foglio è rimasto bianco, troppi i ricordi. Era fiero che suo figlio fosse diventato sacerdote. Celebriamo un funerale, ma dobbiamo essere gioiosi per il suo presente e futuro in cielo".

cla. casta.