Cona, il presidio di Fd’I: "Sanità, serve chiarezza"

Il presidente Balboni chiede lumi sui tempi d’attesa dopo il servizio televisivo

Cona, il presidio di Fd’I: "Sanità, serve chiarezza"

Cona, il presidio di Fd’I: "Sanità, serve chiarezza"

Sabato mattina una delegazione di Fratelli d’Italia ha svolto un sit-in davanti all’ingresso 1 dell’ospedale Sant’Anna a Cona. Al centro dell’iniziativa del partito di Giorgia Meloni il recente scandalo sollevato dal servizio "Ladri di salute" andato in onda sul programma Fuori dal Coro su Rete4. "Da quanto emerso dalla trasmissione - ricostruiscono i militanti – parrebbe che 21 esami su 37 non sono disponibili perché le liste sono bloccate. Nell’inchiesta sarebbe emerso anche che la prenotazione alle farmacie verrebbe negata, così come avviene anche per la presa in carico. In Emilia-Romagna, in caso di assenza di posti, dovrebbe essere garantita almeno la presa in carico che però, come afferma il servizio, sembrerebbe negata". "Alcuni testimoni nel corso dell’inchiesta di Fuori dal Coro" – proseguono – hanno raccontato di aver aspettato oltre un anno senza mai essere riusciti a prenotare una visita attraverso la sanità pubblica, mentre invece le prestazioni ambulatoriali private in ospedale hanno un tempo di attesa di circa due giorni". A guidare il sit-in con circa 30 partecipanti sono stati il senatore Alberto Balboni e il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Balboni "Vogliamo chiarezza – afferma quest’ultimo – perché siamo molto allarmati per la nostra sanità pubblica. La situazione descritta nell’inchiesta "Ladri di Salute" è desolante, con ben 21 esami su 37 non prenotabili e il blocco della presa in carico. Una situazione che se confermata sarebbe assolutamente inaccettabile e che stride fortemente con la narrazione di Bonaccini e del Pd regionale secondo i quali la sanità della nostra regione sarebbe un’eccellenza assoluta. Dobbiamo essere riconoscenti ai tanti medici e operatori sanitari che si impegnano quotidianamente per la salute dei cittadini tra grandi sforzi e sacrifici ma è necessario che la Regione faccia di più".