Coraggio e passione: gli operatori del 118

Emergenze sanitarie e come intervenire, l’intervista degli alunni delle classi quinte della scuola Matteotti. Seconda e ultima puntata

Coraggio e passione: gli operatori del 118

Coraggio e passione: gli operatori del 118

IN ATTESA DEGLI OPERATORI DEL 118, OGNUNO

DI NOI PUÒ FARE QUALCOSA

(seconda puntata)

Questo è quello che hanno imparato gli alunni della classi quinte della scuola Matteotti dopo l’incontro con gli operatori del 118.

Venerdì 1 marzo 2024, gli alunni della classe 5C si sono confrontati su quanto visto e imparato durante l’incontro con gli operatori del 118 e hanno condiviso le loro impressioni ed emozioni. E’ stata un’esperienza nuova, coinvolgente, utile e molto educativa che ha insegnato procedure semplici, ma fondamentali per affrontare, anche se ancora “piccoli”, situazioni di emergenza.

Cosa possiamo fare se vediamo una persona distesa a terra?

Avviare la procedura B. L. S a supporto delle funzioni vitali. Prima di tutto bisogna mantenere la calma, guardare se c’è un adulto vicino a noi che possa prestare soccorso e controllare se l’ambiente presenta dei pericoli: veicoli in corsa, travi o muri pericolanti, fumo, fiamme, puzza di gas, cavi elettrici scoperti, animali pericolosi …

Fatto questo ci si avvicina alla persona a terra e si scuote lentamente per vedere se è cosciente o se ferita. Se non è cosciente va osservata dalla testa ai piedi per 10 secondi per verificare se fa qualche movimento e se respira.

Se respira la persona va ruotata di lato, aprendo eventuali giacche e camicie.

Mentre si verificano queste cose si chiama il 118. L’operatore che risponde chiede: chi parla, da dove si chiama e cosa è successo. Bisogna essere chiari e precisi nel dare le informazioni perché, in base alla situazione descritta, l’operatore dà indicazioni su cosa fare in attesa che arrivi l’ambulanza più vicina.

Se la persona non dà segni di vita si deve procedere con il massaggio cardiaco che dev’essere praticato in un punto ben preciso, tra i capezzoli e lo sterno, con le mani aperte sovrapposte e con le dita in su. La pressione va fatta con il palmo della mano, caricando il peso del corpo a braccia tese fino ad una profondità di quattro/cinque centimetri. Si prosegue a ritmo costante, contando 1001,1002,1003… fino a che la persona non si riprende o fino all’arrivo dei soccorsi o all’esaurimento delle proprie forze.

Gli alunni di quinta C sono stati molto bravi e hanno rianimato il loro manichino

Cosa fare se una persona ha ingerito un boccone o un oggetto che è andato di traverso e rischia di soffocare?

Praticare la manovra di Heimlich. Anche qui la calma è fondamentale. Ci si pone in piedi alla spalle della persona, che va piegata in avanti e “abbracciata” alla vita. Con un mano si forma un pugno ponendo il pollice all’interno e lo si colloca sotto lo sterno. L’altra mano afferra il pugno, poi si spinge verso l’interno, tirando entrambe le braccia in modo deciso all’indietro. Le spinte devono essere rapide e profonde.

I cronisti

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