CRISTINA RUFINI
Cronaca

Corruzione, Barbara Paron assolta: "Finisce un incubo durato 4 anni. Ho avuto momenti molto difficili"

I giudici hanno sentenziato che "il fatto non sussiste", si chiude così la vicenda legata a Cà Bianchina. La procura aveva chiesto la condanna a sei anni. Lovison: "Molto bene, ora lei può tornare a vivere".

Corruzione, Barbara Paron assolta: "Finisce un incubo durato 4 anni. Ho avuto momenti molto difficili"

Corruzione, Barbara Paron assolta: "Finisce un incubo durato 4 anni. Ho avuto momenti molto difficili"

Sollevata dalla fine di un incubo che è durato quattro anni, dopo che ieri pomeriggio il Tribunale di Ferrara in composizione collegiale ha assolto Barbara Paron – ex sindaco di Vigarano Mainarda ed ex presidente della Provincia – dall’accusa di corruzione, per cui la procura estense aveva chiesto la condanna a sei anni di reclusione. Assolta perché "il fatto non sussiste". "Estremamente sollevata – ha dichiarato Paron pochi minuti dopo la sentenza – a fine 2019, quando tutto è iniziato, mi sembrava che tutto potesse finire in poco tempo, invece la situazione non è stata così semplice. Non nascondo che ho avuto momenti di profondo sconforto: ho perso la mia immagine pubblica e questa onta mi ha impedito di continuare a fare politica, che è la mia passione. Di fare concorsi pubblici, con un bambino ancora piccolo da crescere. Sapevo di essere innocente e pensavo potesse risolversi in poco tempo. Mi creda è stata dura. Ringrazio la mia famiglia, il mio compagno, gli amici che sono rimasti vicini e il gruppo di persone che hanno sempre creduto in me e con cui ho potuto continuare a occuparmi di politica. Ultimo ma non certo per importanza, il mio legale (avvocato Denis Lovison, ndr) non solo per il supporto professionale ma anche per quello umano. Ora provo a godermi la serenità ritrovata e dico a chi dovesse trovarsi nella mia stessa situazione di confidare nella giustizia: lenta ma arriva".

La sentenza, letta dal presidente del Collegio giudice Piera Tassoni, è arrivata dopo un’ora di camera di consiglio. Poco prima l’avvocato della difesa in un’arringa di quasi due ore, aveva sottolineato i punti deboli dell’accusa e spiegato come Paron "Non solo non avesse corrotto, ma avesse cercato di risolvere una situazione che aveva trovato al momento che era diventata sindaco di Vigarano. Non voleva certo danneggiare l’amministrazione ma risolvere una vicenda intrigata". Aggiungendo: "peraltro non si capisce neanche quale sarebbe stato il vantaggio dell’imprenditore che avrebbe dovuto pagarle la tangente, considerando che quelle somme sono ancora esigibili da parte del Comune, e che a tutt’oggi, peraltro, non sono state incassate". "Siamo soddisfatti – ha commentato Lovison – adesso Barbara può tornare a vivere". Il processo era nato dall’esposto che l’ex compagno di Paron e padre di suo figlio, Daniele Cesari (condannato per stalking nei confronti di Paron), aveva presentato nel 2019 sostenendo di essere stato presente al passaggio di una busta con il denaro dall’imprenditore Parid Cara (5mila euro) a Paron, per ringraziarla di avergli fatto risparmiare 120mila euro per lavori di sistemazione di via Frattina, che conduceva all’impianto di biogas gestito da Ca’ Bianchina. Soldi mai trovati ed episodio che non ha trovato evidentemente conferme nei fatti.