Crisi Tecopress, fumata bianca: "Congelati i 72 posti in esubero"

Dosso, via libera all’utilizzo degli ammortizzatori sociali dopo la protesta dei sindacati in Regione. All’incontro l’assessore Colla, costituito un tavolo permanente per valutare l’andamento dell’azienda.

Crisi Tecopress, fumata bianca: "Congelati i 72 posti in esubero"

Crisi Tecopress, fumata bianca: "Congelati i 72 posti in esubero"

Si è concluso con una fumata bianca il tavolo che si è tenuto ieri in Regione per affrontare la crisi della Tecopress di Dosso. La proprietà dello stabilimento ha dichiarato il ritiro dei 72 licenziamenti e l’avvio delle procedure per l’attivazione degli ammortizzatori sociali.

Si è concordato di procedere all’attivazione per dodici mesi della cassa integrazione straordinaria (cigs) per crisi, con l’impegno della proprietà a valutare, alla sua conclusione, l’utilizzo di ulteriori ammortizzatori sociali conservativi, nel caso di necessità. Inoltre, rimarrà aperto il tavolo istituzionale, per monitorare l’evolversi della situazione. Questo l’esito dell’atteso incontro, al quale erano presenti l’assessore regionale al Lavoro e allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, i vertici dell’azienda dossese, le organizzazioni sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uil Uilm, assieme al sindaco di Terre del Reno Roberto Lodi, al presidente della Provincia di Ferrara Gianni Michele Padovani (in videocollegamento) e alla rappresentanza di Confindustria Emilia Centro. In attesa di notizie, dinanzi alla sede della Regione in via Aldo Moro a Bologna, si sono riuniti dipendenti dello stabilimento in presidio. Lavoratrici e lavoratori che nella settimana appena trascorsa hanno scioperato ad oltranza, con sei giorni di presidio dinanzi ai cancelli dell’azienda, dopo l’annuncio dei 72 esuberi arrivato lo scorso 25 gennaio. Al termine dell’incontro, l’assessore regionale Colla ha riferito che la discussione tra le parti è stata "di grande responsabilità" e aggiunto che la "la situazione è molto difficile, ma non irrisolvibile. L’azienda, di grande qualità di processo, prodotto e competenza, ha più volte ribadito la volontà di proseguire l’attività produttiva rimanendo sul territorio. Ringrazio le parti, a partire dai lavoratori, per la serietà nell’affidamento che ci siamo dati, nella consapevolezza che stiamo parlando di un’area, quella della provincia ferrarese, di grande debolezza dove non ci possiamo permettere di perdere né imprese e né lavoro". Le organizzazioni sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e la Rsu, in una nota, evidenziano come la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Tecopress abbia permesso "di arrivare alla convocazione del tavolo regionale di crisi, che si è concluso con il pieno recepimento delle richieste sindacali, grazie anche all’intervento delle istituzioni regionali". Tra gli aspetti positivi anche "l’impegno delle Regione a confrontarsi con gli istituti bancari del territorio per permettere l’anticipazione del trattamento di cassa integrazione nell’attesa del pagamento da parte dell’Inps".