Da Ravenna a Comacchio "Salvo i cavalli dall’acqua Qui trovano un riparo"

Da Ravenna a Comacchio  "Salvo i cavalli dall’acqua  Qui trovano un riparo"

Da Ravenna a Comacchio "Salvo i cavalli dall’acqua Qui trovano un riparo"

di Matteo Radogna

L’emergenza corre sul telefono di Elena Cavalieri, una volta proprietaria di un maneggio, a Comacchio, oggi imprenditrice del ramo gioielli con il ‘Crine Rubato’. "Ho cento cavalli che hanno bisogno di un riparo, tu ci aiuteresti ad accoglierne alcuni?", le chiede una veterinaria della clinica di Russi nel Ravennate. Lei ci pensa e ci ripensa, perché significa sobbarcarsi un ulteriore carico di responsabilità e fatica. Nella sua scuderia si occupa da sola di otto cavalli, tre pony e un asino, alcuni salvati dal macello. Alla fine, però, dopo pochi minuti, arriva la decisione dettata dal cuore e prevale l’amore per gli animali. Cavalieri richiama la veterinaria: "Sì, portali qui, ci penso io". E così dal circolo ippico di Ravenna parte il mezzo di trasporto con otto cavalli. Sulle strade sterrate, in una continua gara contro fiumi e canali, che si ripete un po’ ovunque tra il ravennate e i lidi ferraresi, anche se si intravedono i primi raggi di sole e il peggio sembra essere passato. Il camion con otto cavalli, finalmente, arriva a destinazione. Elena non sa per quanto tempo dovrà occuparsene. "Per fortuna che i proprietari hanno portato il loro fieno e mi hanno aiutato", spiega la proprietaria della scuderia ora imprenditrice di successo con la sua azienda del ‘Crine Rubato’. A chiunque sarebbe costato accogliere altri cavalli quando già sono tanti quelli di proprietà, ma Cavalieri non ha avuto esitazioni: "Ho ragionato con il cuore, non con la fredda logica. Quando ci sono calamità bisogna aiutarsi. Mi sono messa nei loro panni". Poi spiega perché dal circolo ippico ravennate sono arrivati questi otto cavalli pur non essendo allagato: "C’era il rischio che esondassero dei canali e che l’acqua defluisse nella pineta – conclude Cavalieri –, dove c’è il circolo ippico ravennate con cento cavalli molti dei quali di maneggi alluvionati. Per evitare inutili pericoli alcuni proprietari hanno preferito cercare un riparo temporaneo".