La storia è questione di volti, certo, ma anche di luoghi. I luoghi sono i primi testimoni delle vicende umane, culturali, politiche. Il Torrione San Giovanni, per esempio, da strumento di difesa militare, nato alla fine del XV secolo, è diventato testimone costante dell’evoluzione della musica jazz a Ferrara. Quale miglior location, quindi, per celebrare la Giornata Internazionale del Jazz Unesco?
Una ricorrenza che cade giusto oggi e che i principali protagonisti del jazz estense festeggeranno insieme. Si terrà proprio al Torrione, infatti, un’apertura straordinaria dedicata alla storia e alle prospettive del jazz a Ferrara, tra ricordi e aneddoti di un percorso cinquantennale, fatto di festival, rassegne, prestigiose stagioni in Teatro Comunale e 25 anni di Torrione. L’evento è organizzato dal Jazz Club Ferrara (i padroni di casa), dal Gruppo dei 10, dal Conservatorio Frescobaldi e da Endas Emilia-Romagna, si terrà questa sera (apertura biglietteria alle 19) e vedrà esibirsi la Roaring Twenties Jazz Band, a rappresentare le origini del jazz estense, la Wilko Trio, che ne incarna l’attualità, e gli allievi del Conservatorio di Ferrara, protagonisti degli sviluppi futuri. Nel corso della serata sarà assegnata la borsa di studio Emanuele Rossi ‘Bravò’ dedicata al socio fondatore e a lungo vicepresidente del Jazz Club Ferrara. Grazie al contributo di Endas e del Club Amici Miei, l’attribuzione della borsa di studio permetterà a due giovani musicisti del Conservatorio di Ferrara di partecipare in agosto ai seminari di alta specializzazione della prestigiosa accademia Siena Jazz. Tuttavia, come ormai si è intuito, il centro della serata sarà la storia del jazz a Ferrara, vicenda di pochi e costanti volti. Tra questi, spicca quello di Alessandro Mistri, attuale direttore artistico del Gruppo dei 10, tra i fondatori del Jazz Club, insieme a Franco Esposito, Gino Neri, Federico Garberoglio, Pasquale Piganti, Glauco Farinella, Toto Delicato, Franco Bilancioni, Sergio Formignani, Giordano Ronchini, Augusto Mantovani, Franco Mantovani, lo stesso Emanuele Rossi e Giordano Balboni.
Nacque così, nel 1977, sotto il nome di Circolo Amici del Jazz, una piccola-grande nicchia musicale, spostatasi già dalla fine degli anni Novanta al Torrione di San Giovanni, all’accesso di corso Porta Mare, dove ancora ha sede. In quegli anni arrivarono a Ferrara i più grandi musicisti del jazz mondiale: Art Pepper, Dexter Gordon, João Gilberto, George Benson, Wynton Marsalis, Elvin Jones, Miles Davis, Dizzy Gillespie, Chet Baker ecc. Nel 2006 Mistri lascia il Jazz Club e nel 2010 fonda il Gruppo dei 10, che da allora offre al pubblico una rassegna di eventi – soprattutto concerti jazz – intitolata Tutte le Direzioni. Lo statuto dell’associazione parla chiaro: si tratta di "dieci amici, stanchi di sopportare il progressivo e inarrestabile imbarbarimento degli attuali modelli socio-culturali" e che, pertanto, decidono di "reagire".
Ad oggi, le serate organizzate sono quasi 500. Dal canto suo, il Jazz Club ha proseguito con le sue attività: ogni anno la rassegna ‘Ferrara in Jazz’, propone circa 100 concerti, jam session, masterclass, mostre, eventi benefici e le residenze artistiche della Tower Jazz Composers Orchestra (la big band stabile del Torrione) presentando più di 500 musicisti internazionali (molti dei quali insigniti del Grammy award) nazionali e locali. Il Jazz Club Ferrara è anche citato dal magazine americano Down Beat tra le "Great Jazz Venues", è plurivincitore, in qualità di miglior jazz club italiano, nei referendum dei lettori della rivista Jazz It e nel 2023 è stato premiato miglior jazz club dello stivale dalla Federazione del Jazz italiano. Da cinque anni il Torrione è anche sede delle lezioni, dei workshop e dei concerti facenti capo al Dipartimento Jazz del conservatorio Frescobaldi di Ferrara.