Dal palio ai vichinghi, un salto nel passato

Gli alunni della 5C della Matteotti hanno intervistato la maestra Annalisa, della Contrada di San Luca, e Petra Adranno del Clan Luksarnon .

Dal palio ai vichinghi, un salto nel passato

Dal palio ai vichinghi, un salto nel passato

Gli alunni della classe 5C della primaria Matteotti di Ferrara hanno intervistato la maestra Annalisa, della Contrada di San Luca del Palio di Ferrara e Petra Adranno del Clan Luksarnon, che si occupa di rievocazione celtico-vichinga.

LE RIEVOCAZIONI STORICHE: UN SALTO NEL TEMPO

Le rievocazioni storiche sono manifestazioni sempre più popolari. Ma cosa rende così affascinante questa esperienza?

Cos’è una rievocazione storica? Cosa vuol dire rievocare?

Una rievocazione storica è un evento che permette a partecipanti e spettatori di immergersi in un’epoca passata, di rivivere realtà di vita quotidiana, battaglie, sfilate, cortei, giochi, gare. Rievocare vuol dire riprodurre un momento storico in modo fedele, ricreando costumi, oggetti, situazioni ben precise e documentabili.

Quando e come vi è venuta l’idea di fare rievocazione?

Le due intervistate hanno iniziato tra i sedici e i diciotto anni di età. La maestra Annalisa è entrata a far parte della contrada del quartiere in cui abita perché da piccola andava sempre a vedere il Palio ed era affascinata dalle gare (la corsa dei putti, delle putte, degli asini, dei cavalli) e dai costumi del corteo storico.

Petra si è appassionata al periodo celtico sin dalle elementari, dopo essere stata con i genitori al Trigallia Celtic Festival di Argenta.

Quali requisiti servono per diventare rievocatori?

Ci vuole passione: essere interessati al periodo storico prescelto, avere voglia di stare in un gruppo e di partecipare ad un progetto comune.

Come si crea una rievocazione storica?

Ogni gruppo ha di solito uno storico o un archeologo di riferimento che dà consigli e aiuta a cercare informazioni. Bisogna documentarsi molto, leggere libri, resoconti, scritti, lettere, descrizioni, studiare reperti, dipinti e immagini.

All’interno di ogni gruppo ci sono artigiani che creano: costumi, gioielli, armi e armature, oggetti d’uso. Quando non riescono a farli li acquistano in fiere o siti specializzati. Petra dice che nel ricreare un campo storico, si svolgono anche didattiche e attività quotidiane che rientrano nelle attività di archeologia sperimentale: tessitura, forgiatura e metallurgia, falegnameria e intaglio, lavorazione dell’argilla, erboristeria e tintoria, cosmesi, pratiche culinarie, scherma, lotta antica, tiro con l’arco e cerimonie rituali.

Come si sovvenziona un gruppo di rievocazione?

Attraverso la quota di associazione, l’organizzazione di feste e cene, partecipando a festival, a bandi per finanziamenti e vendendo online i lavori di artigianato.

Alla fine di questa intervista abbiamo capito che quella del rievocatore è un’attività seria, che richiede un lavoro di gruppo continuo di ricerca e sperimentazione e … tanta, tanta passione.

I cronisti della 5C

primaria Matteotti