Dalla parte dei più fragili. Dormitori, cibo e vestiti, il piano contro la povertà

L’amministrazione ha fatto il punto sulle attività svolte in aiuto degli indigenti. Le più corpose sono quelle legate all’accoglienza: un milione per i dormitori.

Dalla parte dei più fragili. Dormitori, cibo e vestiti, il piano contro la povertà

Dalla parte dei più fragili. Dormitori, cibo e vestiti, il piano contro la povertà

"La situazione è delicata ma l’impegno dell’amministrazione comunale è altissimo: lo dimostra l’investimento di centinaia di migliaia di euro". Così il vicesindaco Nicola Lodi nell’illustrare la serie di interventi ideati e condotti "a contrasto della grave marginalità", dunque delle molte povertà che affliggono il territorio. Tutto fa capo al Pal (il Piano di azione locale), ha confermato l’assessore alle politiche sociali Cristina Coletti, che contiene il complesso delle azioni intraprese dal 2019 ad oggi "a sostegno dei cittadini fragili". Si tratta in sostanza di un quadro complessivo degli interventi realizzati, una sorta di promemoria, di resoconto. Entrando nel dettaglio degli interventi, uno dei più significativi è rappresentato dall’accoglienza h24, per il quale sono stati stanziati 920mila euro di cui oltre mezzo milione a Viale K e Associazione Filippo Franceschi, aggiudicatari delle risorse dopo il bando. Venticinque i posti letto. Ma Viale K si è anche aggiudicato 131mila euro (otto posti letto) per l’accoglienza notturna soli uomini. Per l’accoglienza donne, invece, 278mila euro sono andati all’associazione Nadija (13 posti letto).

Nel 2023, ha chiosato la Coletti, sono state 95 le persone accolte. Gli uomini adulti indigenti sono poi stati destinatari del Piano freddo il cui investimento è stato di 100mila euro. Diciotto i posti disponibili con molti lavori eseguiti nei due appartamenti di via XX Settembre. Altri 750mila euro, per il triennio 2022-2025, sono stati investiti nel Pris (Pronto intervento sociale) che va incontro a minori anche stranieri, persone maltrattate, anziani e nuclei familiari in grave situazione di fragilità. C’è poi uno sportello Prins che fa da filtro per l’ingresso al Piano freddo e si coordina con i servizi sociali svolgendo anche attività di assistenza all’Asp 5 giorni su 7. 83 sono gli accessi registrati l’anno scorso, 200mila euro l’entità dell’investimento. Un capitolo a sé è dedicato alla distribuzione di kit di beni di prima necessità (alimentari, abbigliamento, igiene, sanità, casa) del valore complessivo di 150mila euro e in corso c’è una nuova gara di pari importo. Ne hanno beneficiato indigenti, persone senza fissa dimora intercettate dall’Unità di strada e dal Prins o persone fragili ospitate nelle strutture. Altri 160mila euro sono stati destinati all’Unità di strada (affidamento alla Cidas): 390 i contatti. Con i fondi del Pnrr, ha infine ricordato Coletti, sarà recuperato (710mila euro) l’ex convento di Santa Rita di via Carlo Mayr potenziando così il sistema della prima accoglienza. "Stiamo insomma facendo il massimo e non ci siamo mai girati dall’altra parte", ha concluso Lodi.

Alberto Lazzarini