"Danno erariale in Sacca, la giunta chiarisca"

Inchiesta della Finanza su una cooperativa, Mastacchi (Rete Civica) porta il caso in Regione: "Serve un procedimento di recupero"

"Danno erariale in Sacca, la giunta chiarisca"

"Danno erariale in Sacca, la giunta chiarisca"

"La Regione ha avviato un procedimento amministrativo finalizzato al recupero dei canoni effettivamente dovuti dalla cooperativa per l’utilizzo dello specchio d’acqua demaniale assegnato?". È questa una delle domande che vengono avanzate, tramite un’interrogazione indirizzata alla giunta regionale, dal consigliere regionale di Rete Civica Marco Mastacchi, a seguito del danno erariale di 1,5 milioni di euro contestato a una cooperativa che si occupa della coltivazione dei mitili e della loro commercializzazione nella Sacca di Goro dal Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza. Secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle, la cooperativa avrebbe usufruito di canoni demaniali agevolati tra il 2012 e il 2019 per la concessione di un’area per acquacoltura pur non avendone diritto. Oltre che sul caso specifico, Mastacchi amplia l’orizzonte, chiedendo "una verifica dei dati inerenti la raccolta dei prodotti e il numero degli addetti nonché, visto i canoni agevolati di cui godono le cooperative, a una verifica del rapporto della vendita dei prodotti della pesca ottenuti con i conferimenti dei soci, rispetto al prodotto complessivamente commercializzato, e l’esito dei controlli per ogni cooperativa".

Inoltre, il consigliere vuole sapere "quali capacità di allevamento siano state riscontrate nelle diverse aree a seguito dei controlli effettuati in base ai dati annuali in possesso della Regione". Venendo al caso specifico rilevato dalla guardia di finanza nella Sacca di Goro, "nell’atto costitutivo e nello statuto della cooperativa, il canone non sarebbe più agevolato (avrebbe dovuto svolgere attività prevalente a favore dei soci) ma ordinario – richiama il consigliere regionale – e il mancato versamento avrebbe prodotto un danno erariale che arriva a circa 1,5 milioni di euro per il periodo 2012-2019. In sette anni, la cooperativa avrebbe messo sul mercato il 5% dei militi dei soci e il 95% di prodotto preveniente da una società friulana". Dunque Mastacchi, nel ricordare che le fiamme gialle hanno inviato due segnalazioni alla Corte dei Conti di Bologna e alla Regione, chiede all’esecutivo se sia stato avviato "un procedimento amministrativo finalizzato al recupero dei canoni effettivamente dovuti dalla cooperativa per l’utilizzo dello specchio acqueo demaniale assegnato".

Valerio Franzoni