Di Carlo, premiata la scelta di Maistro

La vittoria della Spal sul Sestri Levante segna una svolta dopo mesi di difficoltà in zona playout. Con Di Carlo in panchina, la squadra ottiene risultati cruciali per allontanarsi dalla retrocessione. La strada è ancora lunga, ma la speranza di un finale di stagione positivo è concreta.

FERRARA

Per capire il peso specifico della vittoria ottenuta dalla Spal sul campo del Sestri Levante vale la pena partire da un dato. Prima della gara dello stadio Piola, i biancazzurri hanno annaspato in zona playout ininterrottamente per quattro mesi! Proprio così, dalla dodicesima alla ventinovesima giornata – praticamente metà stagione – Antenucci e compagni hanno occupato uno degli ultimi cinque posti della classifica che significano spareggi per non retrocedere nei dilettanti. La Spal – in quella fase guidata da mister Colucci – precipitò in zona playout dopo la sconfitta rimediata lo scorso 6 novembre a Rimini: sembrava una crisi destinata a terminare nel giro di qualche settimana, invece è durata mesi. Praticamente fino al ritorno sulla panchina biancazzurra di mister Di Carlo, che in cinque partite ha ottenuto 11 punti vitali per risollevare una squadra con l’encefalogramma piatto da troppo tempo. Tre successi e due pareggi rappresentano un bilancio eccellente considerando il punto di partenza, e pazienza se contro Fermana e Arezzo i biancazzurri avrebbero potuto racimolare qualche punto in più. Le note dolenti non sono mancate nemmeno a Vercelli, dove la Spal ha fallito a ripetizione la rete del vantaggio per poi ritrovarsi a rincorrere contro un avversario costretto a giocare un’ora in inferiorità numerica. Sono riapparsi i fantasmi del passato, ma un diagonale di Maistro li ha allontanati e la doppietta di Petrovic li ha scacciati definitivamente. Battere il Sestri Levante dovrebbe essere la normalità per un club come la Spal, ma la storia di questa stagione insegna quali insidie nascondono le trasferte contro società tutt’altro che blasonate come Recanatese, Pineto e Fermana. Si tratta quindi di una vittoria che vale oro, che può finalmente mettere le ali ai biancazzurri. Attenzione però perché la classifica è migliorata sensibilmente ma resta molto complicata. La squadra di Di Carlo infatti ora è a +2 sulla zona rossa, nella fattispecie dall’Ancona che è scivolato in quintultima posizione ma stasera riceve il fanalino Fermana e può risalire. Bisogna quindi assolutamente dare continuità a questa striscia di risultati utili, che abbinati a prestazioni di un certo spessore e un pizzico di fortuna possono regalare ai tifosi spallini un bel finale di stagione. Tornando al match di Vercelli, della squadra di Di Carlo è piaciuto l’approccio alla partita – vanificato da un paio di errori clamorosi di Rabbi sotto porta – e soprattutto la reazione nella seconda fase della ripresa, quando si cominciava a temere il peggio. A differenza di quanto accaduto nel turno precedente con l’Arezzo, stavolta i cambi hanno spostato gli equilibri. La scelta di Di Carlo di rinnovare la fiducia a Maistro nel momento più difficile è stata premiata, così come quella di gettare nella mischia il rientrante Siligardi che con una giocata di categoria superiore ha innescato Tripaldelli nell’azione che ha portato al gol del sorpasso. E poi sono piaciute le due punte di peso, Zilli e soprattutto Petrovic: dopo cinque gare a secco, il croato si è sbloccato segnando due reti nel giro di 13 minuti. La Spal ha finalmente trovato un bomber?

Stefano Manfredini