Disordini dopo il match Spal-Parma: "Il Daspo ai due tifosi è legittimo"

Due tifosi spallini hanno impugnato il Daspo sportivo comminato dal questore, ma il Tar lo ha respinto. Non è stato contestato loro un comportamento violento, ma una situazione di pericolo sufficiente a legittimare il Daspo.

Avevano impugnato il Daspo sportivo comminato nei loro confronti dal questore di Ferrara, davanti al Tribunale amministrativo regionale. Ma di recente il Tar lo ha respinto, con condanna a pagare le spese processuali. A contestare il Daspo che gli impedisce per cinque anni di accedere ai luoghi dove si svolgono gli incontro di calcio fino alla serie D e di Coppa Italia e Coppe europee, due tifosi spallini coinvolti nel gruppo dei trenta che il 5 ottobre del 2019 si diressero verso il parcheggio degli ultras parmensi, al termine del match Spal-Parma. A entrambi non è mai stata contestata la condotta violenza, come sottolineano anche i giudici della prima sezione del Tar Bologna, né di essere tra coloro che avevano il volto semicoperto. In effetti ai due ultras non viene contestato un comportamento violento, ma "idoneo a turbare l’ordine pubblico in occasione di quella partita, avendo per questo determinato la necessità di un intervento delle forze di pubblica sicurezza". Questo comportamento è stato ritenuto sufficiente, anche dai giudici amministrativi, a legittimare il provvedimento di Daspo. I giudici hanno quindi sottolineato che il Daspo è una misura di prevenzione che non presuppone la commissione di reati, ma basta il concretizzarsi di una situazione di pericolo".