Disparità di genere: "Donne al lavoro pagate 50 euro in meno al giorno. È violenza economica"

La denuncia durante un seminario che si è tenuto nella sede della Provincia. Felletti: "La differenza di salario tra i due sessi anche nel nostro territorio".

Disparità di genere: "Donne al lavoro pagate 50 euro in meno al giorno. È violenza economica"

Disparità di genere: "Donne al lavoro pagate 50 euro in meno al giorno. È violenza economica"

di Federico Besio

"Nei livelli dirigenziali della nostra provincia c’è una differenza salariale di quasi 50 euro al giorno tra uomo e donna a parità di funzioni e competenze". Evidenzia questo dato la consigliera provinciale di parità Annalisa Felletti, parlando con noi del Carlino, prima del seminario ’Formare e informare: violenza economica e indipendenza finanziaria delle donne in provincia di Ferrara’, tenutosi nella sede del consiglio provinciale al castello Estense ieri pomeriggio. Il convegno di ieri è stato fatto in collaborazione con vari enti, come la Camera di Commercio Ferrara-Ravenna e Banca d’Italia.

Cosa si può dedurre dall’analisi del problema?

"I dati ci dicono che la materia finanziaria ancora oggi è scarsamente conosciuta dal genere femminile, con un divario di genere estremamente ampio. Oggi - continua la consigliera Felletti - vogliamo fornire alle donne strumenti per renderle consapevoli, perché spesso la violenza economica è accompagnata dalla violenza domestica. La violenza economica nel nostro Paese è di tipo trasversale, perché investe tutti i livelli sociali e spesso chi la subisce non se ne rende nemmeno conto. Il convegno di oggi è un primo passo per un miglioramento. Abbiamo trovato un’intesa importante con Banca d’Italia e Bper per realizzare un istituto di credito nel nostro territorio che da un lato investa nella sensibilizzazione, ma che anche promuova una raccolta fondi con i centri D.i.Re (Donne in Rete contro la Violenza). Dall’autunno prossimo - annuncia la consigliera Felletti metteremo in campo una serie di azioni di sistema per far conoscere ai cittadini ferraresi gli strumenti finanziari e per rendere le donne non solo più protagoniste nello scenario econimico-locale, ma anche nella propria vita. Violenza economica è sinonimo anche di disparità salariale".

Ecco, proprio su quest’ultimo punto sulla differenza di salari, volevo chiederle qualche riscontro nel nostro territorio.

"La differenza salariale di genere è un dato reale anche nella nostra provincia. Quindi non è un concetto astratto, ma anzi, è molto concreto. Anche qua le donne che eseguono le stesse prestazioni degli uomini vengono pagati di meno. E questo non accade solo all’apparato dirigenziale, ma in tutte le fascie. Oltre ai problemi di stipendi e salari - prosegue la sua analisi la consigliera Felletti - c’è quello che riguarda la segregazione verticale, cioè che le donne fanno più fatica a raggiungere le posizioni apicali dei vari ambiti professionali".

Vedendo i dati delle aziende sotto la guida delle donne, che benefici possiamo trovare rispetto a quelle amministrate in gran parte da uomini?

"Le imprese a guida femminile sono generalmente molto più propense all’innovazione delle proprie risorse. A beneficiare della parità di genere all’interno delle aziende non sono solo le imprese, ma ne beneficia tutta la società".

Secondo lei si tratta di un problema culturale all’interno della nostra società?

"Sì, lo è. Si tratta di un problema culturale, perché viviamo all’interno di una società patriarcale. È anche un problema istituzionale, visto che per esempio la possibilità della donna di accedere alla proprietà dei beni è solo frutto della riforma del diritto di famiglia del 1975. La donna è sempre stata più legata ad una dimensione domestica e gli affari spettavano agli uomini e in gran parte lo è ancora".

Anche dal punto di vista politico e amministrativo è più difficile emergere per le donne?

"Assolutamente sì. Il problema è strettamente collegato in tutti i settori del nostro territorio provinciale e nazionale".