Distribuzione, i sindacati: "Diritti calpestati dopo lotte e sacrifici. Ora scioperiamo"

Sciopero nazionale dei dipendenti della Distribuzione Moderna Organizzata dopo rottura trattativa con Federdistribuzione per il rinnovo del contratto collettivo. Sindacati denunciano mancanza di riconoscimento economico e richieste irrealistiche da parte dell'associazione datoriale.

È sciopero. Dopo la rottura della trattativa con Federdistribuzione per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei dipendenti della Distribuzione Moderna Organizzata, oggi i lavoratori del settore incroceranno le braccia a livello nazionale con mobilitazione anche a Ferrara. "Sono trascorsi ormai quasi 51 mesi dalla scadenza del primo (e ultimo) contratto che l’associazione datoriale ha sottoscritto con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs – spiegano i sindacati –. E la ritrosia patologica a dare il giusto riconoscimento in termini economici ai dipendenti delle aziende sue associate non accenna ad attenuarsi". Dopo una lunga trattativa, proseguono le sigle, "Federdistribuzione ha calato la maschera: non gli è bastato aver irresponsabilmente abbandonato per quasi un quinquennio un’intera categoria di lavoratrici e lavoratori dipendenti, alle prese con una dinamica inflazionistica che ha messo a dura prova la tenuta dei loro redditi ma ha addirittura sottoposto alle organizzazioni sindacali una serie di pretese irrealistiche e finalizzate unicamente a far naufragare una già complessa negoziazione. L’irresponsabilità di Federdistribuzione – concludono Cgil, Cisl e Uil – si è palesata in svariate richieste finalizzate a sabotare diritti e garanzie già contenute nel contratto collettivo, che i lavoratori della distribuzione commerciale hanno raggiunto a costo di sacrifici e lotte".