Donne sole raggirate via social: "Approfittavano della loro debolezza"

I due stranieri arrestati nell’ambito di un giro di truffe sentimentali non parlano davanti al giudice. A loro vengono contestati anche i reati di associazione per delinquere e ricettazione di denaro. .

FERRARA

Sono tra i ventisei indagati per associazione per delinquere finalizzata alle truffe sentimentali e con i bitcoin. Si tratta di due cittadini di nazionalità nigeriana arrestati a Ferrara, nell’ambito di una maxinchiesta partita dalla procura di Palermo che ha sgominato una banda dedita alle truffe sentimentali, ma anche a quelle che stanno cominciando a prendere campo con i bitcoin. Ieri i due stranieri, rinchiusi nel carcere di via Arginone, durante l’interrogatorio di garanzia si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. A entrambi viene contestato di avere messo a disposizione della ’banda’ i conti correnti dove sarebbero transitati centinaia di euro, provento, secondo il castello accusatorio, delle truffe messe in atto.

Le vittime preferite sono donne sole, tra i 25 e i 70 anni di età, facilmente avvicinabili e raggirabili. In particolare via social. I truffatori stabiliscono contatti attraverso i social, appunto, entrano in confidenza mostrando foto di uomini scelte in modo mirato, in base al tipo di vittima e alla sua età, per poi rappresentare una dramma esistenziale che le spinge a inviare denaro per aiutarli, o per sbloccare i prestiti che le donne hanno concesso a questi fidanzati virtuali, chevengono poi dati per morti.

Altra storia per le truffe organizzate per spillare bitcoin: i truffatori di solito creano false piattaforme per lo scambio di criptovaluta o versioni fake degli wallet di criptovaluta ufficiali per attrarre le vittime ignare. Questi falsi siti web hanno domini simili, ma leggermente differenti, rispetto ai siti che vogliono replicare ed è quindi difficile distinguerli. I falsi siti di criptovalute operano in due diversi modi: come pagine di phishing, per catturare password o la frase di recupero del vostro wallet di criptovalute o altre informazioni finanziarie, che così finiscono in mano ai truffatori. Oppure come un normale raggiro: all’inizio il sito web consente di prelevare un piccolo importo di denaro. Vedendo che l’investimento sembra funzionare avrete la tentazione di investire più denaro. Quando successivamente proverete a prelevare il vostro denaro, il sito si bloccherà o rifiuterà la vostra richiesta. Il tipo di truffa che viene contesta ai ventisei indagati, tra i quali i due ferrarese, è conosciuta come Aza e coloro che ne fanno parte, vengono definiti Azamen. Le cifre più elevate che sarebbero state rilevate nel corso delle indagini sono state tra i diecimila e i ventimila euro.

cri.ru.