Ex caserma dei vigili urbani . Ipotesi alloggi per universitari: "Contatti tra Regione e Invimit"

La prima gara bandita a dicembre da viale Aldo Moro per l’acquisto dello stabile è andata deserta. L’importo a base d’asta è 12 milioni di euro. L’assessore Calvano: "In fase di studio un lavoro modulare". .

Ex caserma dei vigili urbani . Ipotesi alloggi per universitari: "Contatti tra Regione e Invimit"

Ex caserma dei vigili urbani . Ipotesi alloggi per universitari: "Contatti tra Regione e Invimit"

La prima asta del dicembre scorso è andata deserta. Ma le interlocuzioni tra la Regione e Invimit sono ancora aperte. Anzi, a breve ce ne sarà una seconda, dopo che la società partecipata dal Mef ha espresso il desiderio di acquisire l’immobile di Chiesuol del Fosso per realizzarne uno studentato. Stiamo parlando della vecchia sede della Polizia Locale (nata come Centro ortofrutticolo), collocata su via Bologna. Un immobile di cui viale Aldo Moro è rientrato in pieno possesso dopo il trasferimento del Corpo nella nuova sede alle Corti di Angelica. Il progetto di ralizzare uno studentato è interessato da subito all’amministrazione regionale che, infatti, è decisa ad andare a fondo alla questione. A occuparsi del dossier è l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano. "Invimit – spiega l’amministratore al Carlino – tempo fa ha espresso la volontà di realizzare alcuni studentati sparsi sul territorio nazionale, chiedendo alle amministrazioni la disponibilità di alcuni immobili. Da subito, dunque, abbiamo candidato l’ex caserma dei vigli ma per poterlo mettere nelle disponibilità abbiamo dovuto bandire una gara pubblica". Un bando che, come detto in premessa, è andato deserto. Anche perché l’importo a base d’asta è di dodici milioni di euro. Non propriamente un importo di piccola entità. D’altra parte, la struttura voluta da Romeo Sgarbanti, ex presidente della Camera di Commercio, è piuttosto ampia. Stiamo parlando di un immobile che si estende su un’area di oltre cinquantamila metri quadrati. L’edificio progettato da Pierluigi Giordani, riscuote ancora molto interesse benché abbia una storia alle spalle piuttosto travagliata e complessa. E forse il fatto che Invimit voglia realizzarci uno studentato rappresenta in qualche modo un’iniezione di vitalità. Anche perché, come sottolinea l’assessore Calvano, "l’immobile è collocato all’ingresso Sud di Ferrara: una zona strategica".

È evidente che, pur trattandosi di una realtà partecipata dal Ministero, anche per Invimit la cifra per acquisire lo stabile è cospicua. Di qui l’idea d Calvano di "avviare un’interlocuzione per avviare un’azione di recupero che sia modulare". L’ipotesi che si fa largo è che quindi si possa intervenire, per lo meno in un primo momeno, solamente in una porzione di edificio.

"La nostra volontà – scandisce l’assessore al Bilancio – è molto chiara: vendere l’immobile a chi ha in animo di realizzare un progetto utile alla città, in particolare alla luce della grande c rescita registrata dal nostro ateneo negli ultimi anni". Benché lo stabile sia piuttosto ampio, ancora non siamo in grado di sapere quale potrebbe essere il numero di posti letto. Tanto più, chiude Calvano, "che la Regione non ha realizzato studi di fattibilità in questo senso: saranno gli eventuali nuovi acquirenti a fornire questi dettagli e a occuparsi degli aspetti tecnici e realizzativi". Certo è che, parallelamente a quello che verrà realizzato all’Ippodromo, costruire uno studentato anche in via Bologna potrebbe davvero dare un’ulteriore risposta, concreta, al problema degli alloggi per gli universitari in città e non solo.

f. d. b.