FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Fabbri-Anselmo, è duello: "Ora Gulinelli chiede aiuto". Il sindaco: "No ai bavagli"

Il candidato di centrosinistra Fabio Anselmo e il primo cittadino uscente Alan Fabbri si confrontano su presunte minacce e violazioni delle norme elettorali in vista delle prossime elezioni a Ferrara.

Fabbri-Anselmo, è duello: "Ora Gulinelli chiede aiuto". Il sindaco: "No ai bavagli"

Fabbri-Anselmo, è duello: "Ora Gulinelli chiede aiuto". Il sindaco: "No ai bavagli"

"Dopo il sit-in di piazza Cortevecchia, l’assessore Gulinelli mi ha chiamato per chiedermi come comportarsi per l’inaugurazione di Spazio Antonioni". Il candidato di centrosinistra Fabio Anselmo utilizza l’arma dell’ironia ma racconta "un fatto realmente accaduto e che posso dimostrare". Insomma, da oppositore politico a consulente legale verrebbe da dire. D’altra parte, è stato lo stesso candidato a margine del sit-in a mandare una nota molto chiara: "Auspichiamo – così Anselmo – che la prossima inaugurazione sia salvaguardata dal fatto che sindaco e assessori candidati alle elezioni non partecipino. Se tenteranno di farlo, sarà per mero interesse personale. Se succederà, sarà tutta loro la responsabilità per la mancata effettuazione della cerimonia". In più, l’avvocato – in punta di diritto – tiene a precisare un punto. "Ho letto – dice – che qualcuno fa parallelismi rispetto a quanto accaduto nel 2019 per l’inaugurazione di piazza Verdi con l’allora sindaco Tiziano Tagliani. Sfugge ai più, tuttavia, che Tagliani non fosse candidato sindaco, ma ‘solo’ primo cittadino uscente. È questa la differenza: nessuno vuole vietare le manifestazioni, semplicemente siamo stanchi di veder violate le norme che disciplinano la par condicio". Per tutta risposta, il primo cittadino uscente Alan Fabbri in una nota mandata alle testate, chiarisce il suo punto di vista. "Dopo l’indecoroso tentativo di zittirmi durante una manifestazione pubblica, il candidato del centrosinistra continua con le velate minacce – scandisce Fabbri –. Dica chiaramente se ha intenzione di mettere a ferro e fuoco la città per impedire la mia presenza alla prossima inaugurazione. Non vorremmo che il desiderio di farsi giustizia da solo davanti a qualcosa che lo irrita, inducesse l’avvocato e i suoi sostenitori a gesti eccessivi e a comportamenti dannosi per la città e la sua immagine. Chiediamo quindi un chiarimento in merito: cosa devono aspettarsi da parte dei miei oppositori, i ferraresi nelle ultime due settimane prima del voto?". In ordine ai rilievi mossi dal rivale sul rispetto delle normative sulla campagna elettorale, Fabbri fa presente che "esistono enti preposti a cui far presente le sue lamentazioni in relazione al nostro modo di condurre la campagna elettorale. Enti che hanno compiti specifici e competenza in materia a cui ogni cittadino si può liberamente rivolgere. Non c’è dunque alcuna necessità di ricorrere a manifestazioni aggressive e a tentativi di mettere il bavaglio a chi non sta al suo diktat su come si conduce una campagna elettorale". "Mi auguro – chiude - che le sue dichiarazioni siano soltanto boutade elettorali".