Fallimento Magazzini Darsena. Sequestro di quattro milioni. Respinto il ricorso di Mascellani

Il Collegio ha confermato la necessità che i soldi dell’imprenditore restino indisponibili. La Corte di Cassazione aveva annullato la prima decisione, rispedendo le carte a Ferrara.

Fallimento Magazzini Darsena. Sequestro di quattro milioni. Respinto il ricorso di Mascellani

Fallimento Magazzini Darsena. Sequestro di quattro milioni. Respinto il ricorso di Mascellani

FERRARA

Confermato il sequestro dei quattro milioni di euro, nell’ambito del fallimento dei Magazzini Darsena. Il Tribunale di Ferrara – in composizione collegiale e in sede di rinvio – ha sciolto la riserva e ha respinto il ricorso che era stato presentato dall’avvocato Lorenzo Valgimigli, legale che assiste Roberto Mascellani, imprenditore ferrarese che era l’amministratore delegato della Magazzini Darsena. Un iter giudiziario complesso quello che ha ruotato attorno alla cifra di cui il pm Stefano Longhi aveva voluto il sequestro, eseguito dalla guardia di finanza nell’ormai lontano 2016. Arrivato già fino alla Corte di Cassazione, che alcuni mesi fa aveva annullato la decisione del del Tribunale del Riesame estense. Rinviando di nuovo tutto al Tribunale estense. La Suprema Corte, alcuni mesi fa, aveva giudicato la decisione di Ferrara errata in diritto, accogliendo il ricorso sul sequestro dei quattro milioni di euro, che era stato presentato dall’avvocato Valgimigli, mettendo dei ’paletti’ sulla futura nuova decisione e ritrasmettendo gli atti al Tribunale.

La battaglia giudiziaria. Lo scontro legale sull’ingente cifra di denaro è figlio del maxi sequestro del 2016 nell’ambito delle indagini sul fallimento dei Magazzini Darsena, fallita nel 2013. Il pm Longhi ottiene il sequestro dei quattro milioni, tra liquidità e titoli individuati in conti correnti riconducibili all’imprenditore, secondo il castello accusatorio. Il sequestro è collegato al procedimento per bancarotta che vede imputato Mascellani davanti al giudice dell’udienza preliminare. A sette anni dal ’fermo’ della ingente cifra, ancora se ne parla nelle aule di giustizia.

Cristina Rufini