"Ferrara: Gli slogan non sconfiggono le speculazioni sui canoni concordati"

"Le speculazioni non si combattono con gli slogan, ma con un’analisi delle dinamiche attese alla formazione degli importi dei canoni". Le associazioni sindacali dei proprietari immobiliari Asppi, Confabitare, Confedilizia, Unioncasa, Uppi replicano alle dichiarazioni delle organizzazioni degli inquilini in merito alla situazione delle locazioni a Ferrara e sulle trattative per il rinnovo dei patti sui canoni concordati siglati nel 2018. Al centro, la situazione di domanda che supera di gran lunga l’offerta di case e che vede gli studenti universitari e le famiglie alle prese con evidenti difficoltà. "Al tavolo delle trattative – spiegano le associazioni dei proprietari – ci siamo presentati con proposte volte a incentivare l’utilizzo dei canoni concordati da parte dei propri assistiti attraverso non un aumento reale degli importi degli stessi, ma a un parziale recupero della perdita rilevante di valore dovuta alle fiammate inflazionistiche con conseguente aumento dei costi di ripristino degli alloggi, il raddoppio del costo di caldaie e serramenti per le turbative del mercato dovuto al bonus 110. Sono state formulate numerose proposte anche per promuovere il miglioramento della qualità degli alloggi, la revisione delle tabelle tenendo conto delle zone, della domanda effettiva soprattutto nel centro storico". E ancora. "Si afferma che il Canone concordato è uno strumento importante di calmieramento del costo dell’affitto e di tutela della parte più debole. Ciò non corrisponde al vero. Oggi il conduttore gode invece di notevole protezione esponendo il locatore a difficoltà di riscossione dei canoni".