‘Fiera bis’, l’ente sarà parte civile

FERRARA Quasi due milioni di euro. È questa la richiesta di risarcimento avanzata dal presidente del consiglio di amministrazione di...

Quasi due milioni di euro. È questa la richiesta di risarcimento avanzata dal presidente del consiglio di amministrazione di Ferrara Fiere, Andrea Moretti, agli otto imputati che, a vario titolo, sono coinvolti nel procedimento giudiziario sul presunto appalto pilotato in fiera. Tra questi, compaiono anche l’ex assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi, l’ex primo cittadino, Tiziano Tagliani e l’ex presidente dell’ente fieristico, Filippo Parisini. Con la costituzione di parte civile nel processo – il secondo filone della maxi inchiesta sulla fiera – chiede non solo il risarcimento dei danni patrimoniali ma anche i danni "non patrimoniali per il nocumento alla reputazione – si legge nell’atto stilato dall’avvocato Stefano Toniolo – quantificato in almeno 150 mila euro". La parte più cospicua della richiesta di risarcimento, riguarda però il danno patrimoniale "comprensivo di danno emergente e lucro cessante, quantificato in almeno 1.453 milioni di euro". Insomma, sulla fiera l’intenzione della nuova governance è andare fino in fondo. La richiesta di risarcimento, con ogni probabilità, è calcolata anche sulla base di "mancati ricavi" causati dalla "inutilizzabilità dei corridoi di collegamento" all’interno dei padiglioni finiti al centro dell’indagine. Nell’ambito della Commissione controllo delle società partecipate era stato l’assessore Matteo Fornasini a spiegare che "la volontà di questa amministrazione è quella di pagare tutti i creditori che sono, per lo più, imprese del territorio che hanno fornito servizi al vecchio ente fieristico". Nell’atto di costituzione di parte civile, il passaggio che riguarda il danno reputazionale è molto dettagliato. "Tutti i fatti in ordine ai quali si procede – così il documento – cagionavano e cagionano un evidente nocumento alla reputazione e all’immagine pubblica dell’ente (parte civile)". Secondo l’avvocato in base agli elementi "di notorietà e del ruolo istituzionale ricoperto dal soggetto leso si ritiene che il danno d’immagine possa essere qualificato come di ‘eccezionale gravità’". Tant’è che, a fronte di questo, il Comune ha deciso di costituire una newco (Ferrara Expo), per rilanciare le attività fieristiche.

f. d. b.