CRISTINA RUFINI
Cronaca

Fugge al controllo dei carabinieri. Inseguito per i campi e arrestato

Berra, il 19enne era a bordo di un’auto insieme al fratello ed è incappato in un posto di blocco. La scoperta di un ordine di carcerazione per una condanna a due anni. Il fratello fermato ad Adria.

Fugge al controllo dei carabinieri. Inseguito per i campi e arrestato

Fugge al controllo dei carabinieri. Inseguito per i campi e arrestato

BERRA

Arrestato dopo un inseguimento nella notte tra venerdì e ieri, nelle campagne di Berra, per sfuggire ai carabinieri che lo avevano fermato a bordo di un’auto. I militari dell’Arma erano impegnati in uno dei numerosi servizi di controllo e pattugliamento che si sono particolarmente intensificati anche in quell’area, da quando si è consumato il furto di mitragliette M12 e due caricatori all’interno di una gazzella dei carabinieri. Fermata quella vettura, con a bordo due fratelli di etnia rom, uno dei quali è poi stato arrestato dai militari della Compagnia di Copparo, i militari dell’Arma sono passati alla perquisizione dell’auto, poi hanno preso i nominativi dei due giovani e a carico del 19enne è stato scoperto che pendeva un ordine di arresto per esecuzione pena, a causa di una condanna a due anni, per furti commessi a Genova. A quel punto la situazione si è fatta ancora più tesa ed è nato il parapiglia: il giovane ha cercato di fuggire al fermo dei carabinieri, correndo lungo i campi, nella notte. I carabinieri lo hanno inseguito e fermato. In fuga anche il fratello che era con lui. Ma mentre il diciannovenne è stato fermato poco dopo, l’altro è riuscito a sfuggire alla cattura dei militari. Per poi essere individuato e arrestato ad Adria, in provincia di Rovigo, dove si era recato al pronto soccorso per farsi medicare, soprattutto per le conseguenze dello spray al peperoncino che gli era stato spruzzato dai carabinieri.

Ieri mattina il diciannovenne è comparso davanti al giudice del Tribunale di Ferrara, Carlotta Franceschetti, assistito dal suo legale, l’avvocato Nicola Marani, il quale dopo la convalida dell’arresto per resistenza a pubblico ufficiale, ha chiesto i termini a difesa per discutere nel merito. Il giudice ha fissato l’audienza al 2 aprile prossimo. Intanto il giovane è stato trattenuto in arresto, ma per l’esecuzione pena seguita alla condanna genovese. Dal legale del giovane, viene contestata anche la ipotetica ricostruzione che alcuni parenti sarebbero accorsi dopo il fermo e si sarebbero scagliati contro i carabinieri, per poi inseguirli mentre la gazzella dei militari dell’Arma si stava dirigendo verso la sede della Compagnia di Copparo per condurre lì il diciannovenne fermato. Sarà probabilmente questo un aspetto che verrà discusso approfonditamente nel corso dell’udienza del 2 aprile prossimo.