Gli spari al collega e la reclusione in una Rems. Così Cazzanti uccise Roberto Gregnanini

La Fondazione vittime di reato ha assistito nei casi di due omicidi, tra cui quello di Roberto Gregnanini, colpito da un collega e poi deceduto. La Fondazione ha offerto un sostegno economico per le spese legali alla famiglia della vittima.

La Fondazione vittime di reato si è già occupato di due omicidi avvenuti tra città e provincia: quello di Roberto Gregnanini e di Atika Gharib (ne parliamo a fianco). Gregnanini, dipendente del Comune, venne colpito il 3 marzo 2022 in piazzetta Schiatti dai proiettili partiti da una Glok Fab 130 maneggiata dal collega dell’ufficio Protocollo, Michele Cazzanti. Otto colpi, uno dei quali a segno e che, sei mesi più tardi, risultò per lui fatale. Il 27 giugno scorso Cazzanti venne assolto per incapacità di intendere e volere, costretto in una Rems per la durata di 15 anni. Proprio a pochi giorni dall’inizio del processo, intervenne il fondo. A informare i familiari di Gregnanini – moglie e figlia – di quella possibilità era stato il Comune il quale spiegò della possibilità di avere un aiuto economico per coprire perlomeno le spese legali di consulenza. Al termine di un iter velocissimo, ecco la delibera del Comitato dei garanti per un sostegno pari a 9mila euro.