"Ho presentato una tesi sulla temuta specie aliena"

Si laurea in Biologia con un testo sul crostaceo. E lo zio lo vende al ristorante

Diventare un ricercatore. E’ il sogno di Christian Faggiotto, 22 anni, in tasca una laurea in scienze biologiche all’università di Ferrara. Corona d’alloro che ha ricevuto, il ragazzo di San Donà (Veneto) grazie ad una tesi sul killer del mare, il granchio blu, tesi che ha precorso i tempi. Lavoro sul campo che l’ha portato a contatto dei pescatori della Sacca di Scardovari e di Canarin (provincia di Rovigo). La sua relatrice, la professoressa Cristina Munari. Suo affezionato sponsor lo zio Giuseppe Faggiotto che ha deciso di introdurre nell’acquario del suo ristorante – il Tommaseo di Trieste – il crostaceo. Pronto, dopo un’occhiata incuriosita dei clienti, a finire in pentola e nel piatto.

Perché una tesi sul granchio che sta mettendo a dura prova la pesca nelle lagune?

"La nostra professoressa stava facendo una lezione sulle specie alloctone nella provincia di Ferrara e ha cominciato a parlare di questo crostaceo originario della costa americana che si affaccia sull’oceano Atlantico. Mi sono incuriosito e ho chiesto se poteva diventare argomento di tesi. Mi hanno detto di sì. Da lì è cominciato il mio lavoro, in pratica ho impiego alcuni mesi per concludere lo studio"

Ci parli un po’ di questo scomodo inquilino del mare

"La specie è stata introdotta nel Mar Mediterraneo a partire dalla metà del secolo scorso, pare sia arrivato con l’acqua di zavorra di alcune navi"

Punti forti?

"Tanti. È una specie che tollera ampie escursioni di temperatura. La sua dieta è onnivora ed è composta prevalentemente da gasteropodi, bivalvi, crostacei, piccoli pesci e piante. Il suo ciclo biologico comincia in acque ad alta salinità, caratteristica necessaria per la schiusa delle uova. Una volta che questa è avvenuta, le larve vengono trasportate al largo dalle correnti, dove si accrescono. Poi si spostano verso la costa e qui mutano fino ad otto volte prima di diventare giovani e poi adulti"

Punti deboli?

"Nessuno, possiamo solo pescarlo. Nonostante venga commercializzato, riesce a riprodursi in grande quantità e in pratica non ha predatori".

E adesso?

"Obiettivo, la laurea magistrale in biologia ed ecologia marina di Genova. Magari mi fanno fare il tirocinio all’acquario di Genova, così mi ritroverò a studiare di nuovo il granchio blu".