"I migranti, una risorsa per il settore"

L'evento 'Accoglienza è futuro' organizzato da Anp-Cia-Agricoltori Italiani Ferrara si concentra sull'integrazione dei migranti nel settore agricolo per favorire il loro inserimento sociale e lavorativo. Attraverso la conoscenza delle esperienze e delle culture dei nuovi arrivati, si promuove la costruzione di un futuro dignitoso per tutti.

"I migranti,  una risorsa  per il settore"

"I migranti, una risorsa per il settore"

Conoscere le esperienze, il percorso e la cultura di chi arriva nel nostro Paese per favorire l’integrazione e l’inserimento del mondo del lavoro. E’ il filo conduttore dell’evento ‘Accoglienza è futuro’ organizzato da Anp-Cia-Agricoltori Italiani Ferrara, l’associazione che riunisce i pensionati agricoltori, da sempre attenti ai temi del sociale, come ha spiegato il presidente Andrea Bandiera.

"Abbiamo scelto di puntare l’attenzione sull’accoglienza di persone che provengono da situazioni di guerra ma anche di forte privazione economica, per conoscere le loro storie e la loro nuova vita nel nostro Paese. Una vita che spesso viene ricostruita proprio grazie a un primo inserimento nel settore agricolo, che deve consentire a questi ragazzi, spesso minori o giovanissimi, di costruire il loro futuro con dignità". Il comparto agricolo è uno dei primi che, anche nel ferrarese, viene scelto dalle associazioni che si occupano di accoglienza dei migranti per far entrare i migranti nel tessuto lavorativo e sociale, come spiegato nel corso dell’evento da Don Domenico Bedin, presidente di Viale K. "Uno dei primi sbocchi lavorativi per i ragazzi ospitati nella nostra comunità è la campagna, un modo per entrare nella società, imparare la lingua e un lavoro. Deve subentrare un grande sforzo umano per capire queste differenze, conoscere le storie di migrazione e comprendere il desiderio profondo chi lascia la propria terra d’origine di costruire una vita migliore altrove. Quando si entra in questo percorso di accoglienza e conoscenza si creano relazioni profonde e, come le piante nei campi, si vedono questi ragazzi letteralmente crescerti tra le mani". Dice il presidente di Cia, Stefano Calderoni: "Il 30% delle persone impiegate in agricoltura sono migranti e si stima che entro il 2030 saranno il 50%. Voglio ribadire che queste persone non arrivano per rubarci il lavoro, il benessere o per delinquere, ma per trovare una possibilità di futuro".