"Il contratto Prog.Este va annullato. Costi altissimi per il Sant’Anna"

Il comitato "Diritti Violati" di Ferrara chiede la revisione o la cancellazione del contratto dei servizi non sanitari con Prog.Este, citando un aumento del 163% nei costi dell'Azienda Ospedaliero Universitaria. La direzione dell'azienda respinge le accuse, attribuendo l'incremento a fattori esterni come l'aumento dell'Istat e la pandemia.

Il ’comitato diritti violati’ chiede un tavolo di negoziazione tra azienda ospedaliero Universitaria e Prog.Este per ridiscutere o, ancora meglio, annullare il contratto dei servizi non sanitari. Si tratta di uno dei punti emersi ieri durante la conferenza stampa in municipio, promossa dal gruppo di cittadini. Nel mirino del comitato i costi dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara. In particolare, secondo i cittadini, un aumento del 163 per cento, come evidenziato anche da Rete Civica Emilia Romagna. Il comitato, quindi, chiede che si apra un ‘tavolo’ sugli incrementi con Prog.Este. "Si tratterebbe di un’occasione importante – sottolinea il gruppo di cittadini –, non per quantificare al rialzo i costi del Project Financing, bensì, per cancellare nel più breve tempo possibile il contratto capestro per la cittadinanza ferrarese, stipulato con la società Prog.Este, seguendo l’esempio positivo della Regione Veneto che ha chiuso, nel gennaio 2021, il contenzioso per l’analogo contratto dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre". La direzione dell’azienda ospedaliero Universitaria replica: " Va ricordato in primo luogo che l’attuale direzione ha da subito posto la massima attenzione al contratto con Prog.Este e ai relativi costi. Ne sono conseguite le azioni che hanno portato all’avvio della Procedura di negoziazione assistita da avvocati, attivata dall’Azienda. Richiamare altre vicende, che nulla hanno a che vedere col project financing in questione, risponde semmai a logiche politico-elettorali. Si mira a gettare discredito sulla Direzione. Analogamente, paragonare la situazione ferrarese con quella mestrina è del tutto fuorviante. L’aumento dei costi è stato determinato dall’incremento Istat sui corrispettivi dei servizi e da fenomeni straordinari e imprevedibili, quali la pandemia Covid e l’incremento eccezionale dei costi dell’energia, a seguito del conflitto in Ucraina".

Mario Tosatti