"Il granchio blu non è l’alternativa alla vongola"

Il governo italiano sta affrontando l'emergenza del granchio blu invasore, che minaccia l'economia della coltura e lavorazione della vongola. Sostegni economici e finanziamenti sono stati stanziati per la pesca e lo smaltimento.

In un territorio dove l’economia ha sempre stentato un decollo deciso, dove le forme d’impiego erano negli anni 90 l’edilizia, nel 2000 sino ad oggi un turismo sempre più in fase calante, la pesca e la coltura della vongola hanno preso il sopravvento e sono arrivate a essere nel mare e nei canali vallivi circostanti le risorse più importanti per il sostentamento di migliaia di famiglie. Oggi però con l’avvento di una specie di crostaceo alieno per voracità denominato granchio blu, l’economia della pesca sul litorale che da Goro arriva a Comacchio, viene messa in forte discussione. Il nostro governo con la presenza del ministro Lollobrigida, il senatore Balboni, il vice ministro Bignami e l’onorevole Malaguti è sceso tra la gente comune e a tutti quei addetti ai lavori che della coltura, lavorazione e commercializzazione della vongola, hanno l’unica fonte di sostentamento. Sia ben chiaro, a chi avanza dubbi sulla ricerca di uno sbocco commerciale, il ministro per sua voce ha esplicitamente garantito il massimo sforzo in prima persona e di tutto il suo staff per circoscrivere questa emergenza, ribadendo che la eventuale commercializzazione del granchio blu non è alternativa alla coltura della vongola, tra l’altro dalla nostra zona viene prodotto ed esportato 80% del fabbisogno europeo e quindi sotto intendendo che è e rimane un fiore all’occhiello del made in Italy, ma bensì in un contesto emergenziale, si possa verificare se questo crostaceo possa diventare una prelibatezza alimentare oppure essere trasformata in mangime o fertilizzante, il che non significa negare che adesso la cosa più urgente è catturarne il più possibile, infatti il governo darà sostegni per la pesca (come carburanti, reti, nasse) e per lo smaltimento (il costo intero al momento è fissato a 20 centesimi al chilo). Quindi, a fronte di un primo finanziamento di 3 milioni di euro alle marinerie, se qualcuno non vuol capire o fare finta di non capire solamente per il gusto della polemica, pazienza.

Bruno Calderoni

Capo gruppo in sala consigliare a Comacchio

Vice coordinatore del basso ferrarese di FDI