FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Il Pd boccia Fabbri: "Fondi Pnrr e turismo, manca una visione. Anselmo è l’unica via"

Il capogruppo dem Colaiacovo: "È la giunta delle occasioni mancate. Frazioni sempre più lontane dal centro, dal sindaco solo narrazioni. Offerta culturale non all’altezza e servizi comunali depauperati". .

Il  Pd boccia Fabbri: "Fondi Pnrr e turismo,  manca una visione. Anselmo è l’unica via"

Il Pd boccia Fabbri: "Fondi Pnrr e turismo, manca una visione. Anselmo è l’unica via"

"Questa è la giunta delle occasioni mancate per la nostra città. E l’esempio più lampante è il fallimento totale sul Pnrr". Così il presidente del gruppo consiliare del Pd, Francesco Colaiacovo a pochi mesi dalla fine della consiliatura traccia il bilancio dell’attività dell’opposizione e propone una "contro narrazione" rispetto a quella fatta dal sindaco Alan Fabbri nella sua intervista al nostro giornale nei giorni scorsi. Colaiacovo, che occasione ha perso questa giunta sul Pnrr? "Ha intercettato tantissimi fondi, per progetti che non hanno nulla di strategico per il territorio. In questo abbiamo visto la prova plastica della mancanza di visione che da sempre contestiamo a questa giunta. Città vicine alla nostra hanno invece investito tantissimo sul fronte infrastrutturale. Noi, invece, su questo versante nulla. Così come nulla è stato fatto sul Patto per il Lavoro e per il Clima Focus Ferrara. Contesto, in sostanza, al sindaco e alla giunta una totale miopia. Anche sugli asset strategici come il Petrolchimico".

Va detto, però, che sul Petrolchimico è stato presentato un progetto innovativo sul ciclo idrico e per rinnovare lo sbottigliamento.

"Sì, ma non è sufficiente. Mi chiedo perché il sindaco Fabbri non sia presente nei luoghi deputati alle decisioni. Sul petrolchimico si doveva chiedere un impegno alla politica nazionale ad esempio per fare del progetto Moretec la base per la transizione del Polo verso il riciclo chimico dei rifiuti. E invece silenzio".

Spesso maggioranza e opposizione si sono scontrate in questi anni sull’interpretazione dei dati legati alle presenze turistiche e sull’offerta turistica stessa. Dove sta la verità?

"I dati sono inoppugnabili: le presenze turistiche in città nel 2023 sono state inferiori rispetto a quelle del 2019. Le piazze piene, a Ferrara, ci sono sempre state in occasione degli eventi. Il problema è che l’offerta per i turisti, propugnata da questa amministrazione, ha drasticamente cambiato rotta. Si è investito solo su eventi ludici, che vanno bene, ma evidentemente non creano sviluppo turistico".

In Consiglio lei si è scagliato anche contro l’offerta culturale di palazzo Diamanti.

"Rivendico quella posizione. Ferrara è uscita dal circuito delle grandi mostre e l’offerta culturale si è abbassata tantissimo, a beneficio di pochi privati che guadagnano su kermesse spot. Spesso occupando luoghi pubblici, senza che ci sia un reale ritorno sulla comunità. Detto questo, tornando ai Diamanti, è evidente che le mostre siano di qualità sensibilmente inferiore: le lunghe code di persone lungo corso Ercole I d’Este, sono ormai un ricordo lontano. Per non parlare di quello che è stato fatto ai servizi offerti ai cittadini in questi anni".

Si riferisce alle esternalizzazioni?

"Le esternalizzazioni che ha fatto questo Comune sono state tantissime. Ma, in questi anni in cui peraltro sono decaduti anche molti dei vincoli passati legati al blocco delle assunzioni, non abbiamo assistito a un rinnovamento dell’Ente se non ultimamente. Non solo: tantissimi servizi sono stati depauperati. Dal Sue all’anagrafe, passando per le frazioni".

Le frazioni sono un tema molto caro a questa giunta. Non c’è stato, secondo lei, il cambio di passo che l’amministrazione Fabbri rivendica?

"Assolutamente no. Quella di Fabbri è una narrazione. Ma le frazioni sono molto più lontane dal centro rispetto al 2019 e non si può pensare di risolvere i problemi con l’apecar. Così come non si risolvono investendo 20 milioni del Pnrr per ristrutturare edifici senza avere una strategia precisa. Un ennesimo fallimento. Così come fallimentare è stata la visione sulla sicurezza: le classifiche parlano chiaro".

Diciamo che in questi mesi le forze di opposizione non hanno regalato uno spettacolo particolarmente commendevole. Ora, sul nome dell’avvocato Fabio Anselmo, avete finalmente trovato una quadra?

"Il Pd in questi mesi ha svolto un compito non facile: tessere le fila dei rapporti fra le diverse forze di opposizione che siedono al Tavolo dell’Alternativa. Nei prossimi giorni ci sarà una riunione del Pd durante la quale auspico si dia la ‘benedizione’ ufficiale alla candidatura di Anselmo, che è persona capace e competente. L’unica speranza per contendere la città. Noi ci crediamo: ci saranno tante cose da sistemare dopo i danni fatti dall’amministrazione Fabbri. La nostra visione di città è completamente diversa".