Il Pug in Commissione. Pd: "Controdeduzioni, più tempo per discutere". Lodi: "Visione diversa"

La Commissione discute il nuovo Piano Urbanistico Generale. L'opposizione è preoccupata per la mancanza di una calendarizzazione delle discussioni sulle controdeduzioni. Il documento è orientato alla contrattazione tra pubblico e privato, ma l'amministrazione vuole semplificare le procedure per agevolare le imprese. C'è preoccupazione per un possibile cambio di destinazione d'uso dell'area dell'ex zuccherificio.

Il Pug approda in Commissione. Quella di ieri pomeriggio è stata, di fatto, la prima discussione sul merito del nuovo Piano Urbanistico Generale. Dalla presentazione ufficiale, nel percorso partecipato avviato dall’amministrazione, sono arrivate 284 osservazioni che dovranno integrare il documento. Ma il punto sul quale l’opposizione, per bocca del capogruppo dem, Francesco Colaicovo si dice "preoccupata" è la tempistica. "Al momento – spiega l’esponente di minoranza – non è stata fatta una calendarizzazione di commissioni durante le quali discutere queste controdeduzioni che sono arrivate. Questo metodo di lavoro rischia di comprimere pesantemente la discussione nel merito del documento". Il dem si dice disposto a "trovarsi tutti i giorni pur di avere la possibilità di integrare il piano". Un documento che Colaiacovo definisce "molto orientato a incardinare le decisioni sulla base della contrattazione tra pubblico e privato. La nostra visione è sideralmente opposta". Punto, quest’ultimo, sul quale concorda anche il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Nicola Lodi. "Il Pug è un documento tecnico – spiega – ma che ha una forte impronta politica. Noi, per stilarlo, abbiamo seguito una serie di direttrici". Innanzitutto "il coinvolgimento di tutti gli ordini professionali", un grande spazio "riservato alle aree verdi", "un’attenzione particolare alle imprese e segnatamente a quelle che decideranno di investire nelle frazioni" e, da ultimo, "la semplificazione". Su quest’ultima, l’amministratore è molto chiaro. "Raccogliendo le doglianze di molti professionisti – scandisce – abbiamo semplificato il Rue, che prima prevedeva procedure farraginose e complesse. Questo ha comportato ritardi e difficoltà per i professionisti. Ora, le cose stanno finalmente cambiando". L’ultima frecciata di Colaiacovo è sull’area dell’ex zuccherificio in cui si è insediata l’azienda di servizi per le auto di cui abbiamo dato conto sul nostro giornale. "Quell’impresa – dice il dem – è sorta su un’area che doveva essere di sperimentazione agricola. So che è stata presentata una controdeduzione per cambiare la destinazione d’uso. Abbiamo il sospetto che verrà accolta". Probabilmente la risposta sta nella frase di Lodi: "Vogliamo agevolare le imprese".

f. d. b.