Il sisma e la rinascita. Si conclude il restauro. Nella chiesa di San Paolo suonano ancora le campane

Sabato 27 aprile, alle 10, finalmente la basilica in piazzetta Schiatti tornerà alla comunità. Era inaccessibile dal 2007 con un ulteriore aggravio causato dal terremoto del 2012.

Il sisma e la rinascita. Si conclude il restauro. Nella chiesa di San Paolo suonano ancora le campane

Il sisma e la rinascita. Si conclude il restauro. Nella chiesa di San Paolo suonano ancora le campane

La Chiesa di San Paolo torna alla città: è prevista per sabato 27 aprile alle 10 la riapertura della basilica situata in piazzetta Schiatti all’angolo di corso Porta Reno, che verrà così restituita alla città di Ferrara dopo un lungo cantiere e una condizione che l’aveva resa pressoché inaccessibile dal 2007 con un ulteriore aggravio causato dal terremoto del 2012.

Le opere, avviate nel 2021, hanno compreso interventi di riqualificazione funzionale, conservativa e di restauro di natura statica, strutturale e di tecnologia dei materiali e degli impianti, con speciale attenzione alle preziose superfici architettoniche. È quanto annunciato dall’assessore ai lavori pubblici Andrea Maggi, in vista dell’inaugurazione solenne della chiesa. "Parliamo di interventi molto complessi – ha spiegato Maggi –, sono state restaurate immagini pittoriche e realizzate rampe che consentono di superare il dislivello tra il piano stradale e l’ingresso della chiesa. Sono giornate di festa per tutti i ferraresi, a cui riconsegniamo un altro simbolo della città". L’intervento ha riguardato diversi aspetti, nello specifico questioni propriamente funzionali, conservative e di restauro, di natura statica, strutturale e di tecnologia dei materiali e degli impianti, con speciale attenzione alle preziose superfici architettoniche, i problemi di penetrazione delle acque meteoriche, di umidità di risalita capillare e di smaltimento delle acque piovane e reflue. Per quanto riguarda gli aspetti relativi al miglioramento sismico, sono stati effettuati interventi su porzioni limitate delle strutture, soprattutto del tetto e del sottotetto, in modo tale da consentire di aumentarne la rigidezza, la resistenza e la duttilità, senza tuttavia modificare lo schema strutturale. E’ stata effettuata una ridistribuzione degli spazi interni e di servizio, tenendo in particolare cura il tema dell’accessibilità delle persone con disabilità: il nuovo impianto di illuminazione permette di rendere pienamente fruibili, anche attraverso la luce, i luoghi sia per il culto sia per la valorizzazione degli aspetti storico-artistici, in armonia con l’intervento di restauro. Inoltre è stato realizzato, in adiacenza alla chiesa e su corso Porta Reno, un sistema di rampe per il raggiungimento delle differenti quote di ingresso alla chiesa stessa e alla sagrestia, integrato con una nuova pavimentazione disegnata secondo una gerarchizzazione degli spazi e con una nuova edizione dello spazio esterno. Si restituisce così alla città un rinnovato luogo pubblico di raccordo tra la piazzetta Alberto Schiatti e corso Porta Reno.

Gli interventi di restauro hanno riguardato tutte le superfici decorate all’interno della chiesa e i materiali esterni come i portali lapidei e le cornici, mentre all’interno sono stati realizzati nuovi servizi igienici. "Si tratta di una chiesa dall’elevato valore storico e architettonico – le parole dell’ing. Giuseppe Carluccio –, che ha sofferto molto col sisma del 2012 dopo il quale si erano presentati nuovi dissesti e meccanismi di collasso. Le lesioni riguardavano sia le strutture che gli apparati decorativi, e le sofferenze erano concentrate soprattutto a ridosso della facciata. E’ stato un lavoro ingente, durato quasi due anni e mezzo, parliamo di una chiesa lunga sessanta metri ed alta trenta".