CLAUDIA FORTINI
Cronaca

Incontro sull’agricoltura: "Serve una nuova visione che apra ai più giovani"

Fabio Anselmo e esperti discutono del ruolo dei giovani in agricoltura a Ferrara, evidenziando la necessità di formazione e valorizzazione delle eccellenze locali per garantire un futuro sostenibile nel settore.

Incontro sull’agricoltura: "Serve una nuova visione che apra ai più giovani"

Incontro sull’agricoltura: "Serve una nuova visione che apra ai più giovani"

"Serve una visione dell’agricoltura che apra ai giovani partendo dalle conoscenze reali e dalle potenzialità della formazione e del lavoro. E’ necessario crederci. In una giornata come questa mi sento anch’io in formazione. L’entusiasmo che ho sentito dai vostri racconti è l’antidoto e la forza". Così Fabio Anselmo, candidato sindaco per il centro sinistra, ha concluso l’incontro organizzato lunedì pomeriggio alla Fondazione Fratelli Navarra di Malborghetto, dai civici di ‘Ferrara bene comune’ e Azione civica. Sul tavolo del dialogo e del confronto "I giovani in agricoltura: lavoro e formazione" in una città che vive. Da Enrico Bighi, amministratore e formatore di Nik Italia, è emerso il quadro attuale dell’agricoltura ferrarese: "L’incidenza dell’agricoltura nell’economia provinciale è del 24% – ha detto –. La superficie coltivata è di 178 mila ettari e di questi l’82% è occupata da colture totalmente meccanizzate. Sono 14 mila le persone che lavorano in agricoltura, ovvero il 13% dell’intera popolazione". Manca manodopera generica per le colture specializzate che richiedono lavorazioni manuali come nei frutteti e per le orticole. Da qui una considerazione: "E’ importante pensare alla formazione anche delle popolazioni immigrate in età lavorativa – ha aggiunto Bighi – perché possano avere le carte in regola".

Tra le considerazioni emerse dall’analisi dei dati "c’è una forte richiesta ma i giovani con cultura scolastica medio-alta ‘snobbano’ il lavoro in agricoltura – ha sottolineato Bighi –. Non aiuta il fatto che le giornate lavorative seguano il calendario agricolo e non quello solare, e non c’è conoscenza dell’evoluzione agronomica e tecnologica oggi anche in termini di confort dell’utilizzo delle macchine agricole". Arriva alla concretezza Stefano Calderoni, imprenditore agricolo e presidente del Consorzio bonifica Pianura, che rivolto ad Anselmo chiede garanzie: "Non dobbiamo più negoziare spazio agricolo per costruire ed edificare – ha sottolineato –. La grande sfida è provare a valorizzare le piccole eccellenze, in un legame tra la città e la fascia di campagna nelle immediate vicinanze". Da Stefano Bariani, viticoltore, che produce i vini del Fondo San Giuseppe a Brisighella, un invito: "Nel ferrarese c’è un grande potenziale – ha detto – Ferrara può produrre vini, deve solo trovare la sua espressività. Abbiamo le sabbie. La terra c’è, dobbiamo trasmettere ai giovani il desiderio di realizzare il loro sogno". Per l’assessore regionale Paolo Calvano: "La Regione è impegnata a creare le condizioni fondamentali, di formazione ed investimenti sulle competenze, per qualcosa che resti sul nostro territorio".