"Indagine Covid, archiviazione sorprendente"

Il dibattito sulla richiesta di archiviazione dell'inchiesta sui focolai Covid alle case di riposo Caterina e Paradiso a Ferrara continua, con l'associazione Sanità oggi Ferrara-Medicina Democratica che critica la decisione e chiede chiarezza sulle responsabilità e sulle carenze gestionali emerse durante la pandemia.

Non si placa il dibattito sulla richiesta di archiviazione dell’inchiesta sui focolai Covid alle case di riposo Caterina e Paradiso. A intervenire sull’istanza della procura è l’associazione Sanità oggi Ferrara-Medicina Democratica. "È di questi giorni la sorprendente notizia della richiesta di archiviazione dei due esposti depositati dai familiari di alcuni ospiti delle due strutture – afferma l’associazione –. Quanto avvenuto in quel periodo, tra le poche luci e le tante ombre, era comune a tante altre residenze per anziani in molte parti d’Italia, eppure sembra vi siano stati aspetti molto gravi che non riguardano solo questioni concomitanti con la gestione pandemica, come dirette cause possibili di decessi, ma anche questioni preesistenti che potrebbero essere cause indirette, ma non per questo meno gravi". E spiega: "Ci riferiamo in particolare alla mancanza di un idoneo documento valutazione dei rischi, documento fondamentale per la sicurezza in ogni ambiente di lavoro. Queste specifiche questioni, se appurate, chiamerebbero in causa, per le proprie responsabilità, anche altri soggetti come gli enti di controllo preposti per gli ambienti di lavoro e per le strutture socio sanitarie". Naturalmente, prosegue la nota della costola estense di Medicina Democratica, "non vanno trascurate le tante questioni elencate di carenze gestionali e organizzative se confermate, tutte gravissime, ma una nota di merito riguarda la non disponibilità di molte cartelle dei degenti deceduti, perché, se ciò è confermato, tutto deporrebbe a sfavore delle Cra.

Per tutto questo – conclude l’associazione –, non è comprensibile la richiesta di archiviazione, anche se non sorprende, visto il clima di impunità che si percepisce a livello nazionale rispetto a tutto ciò che gira attorno al periodo più buio della Repubblica.

Al contempo speriamo che le cose cambino per il meglio e auguriamo ai parenti delle vittime che si riapra tutta la questione e che questo porti ad un processo limpido che possa chiarire quanto avvenuto con serenità e giustizia".