CRISTINA RUFINI
Cronaca

La salute delle auto ai raggi ’X’ Ferrara e Goro tra le virtuose Fiscaglia e Riva le più antiche

Secondo i dati della Camera di commercio c’è ancora una buona ’sacca’ di veicoli inquinanti. Mentre altri territori superano il 30 per cento di quelli più tecnologicamente avanzati (Euro 6). .

La salute delle auto ai raggi ’X’  Ferrara e Goro tra le virtuose  Fiscaglia e Riva le più antiche

La salute delle auto ai raggi ’X’ Ferrara e Goro tra le virtuose Fiscaglia e Riva le più antiche

di Cristina Rufini

Qual è la salute dei veicoli che circolano in provincia di Ferrara? Non va malissimo rispetto ad altre province della regione, come ad esempio Piacenza, Ravenna o Rimini, che hanno le più alte percentuali di auto di ’vecchia data’ ancora in marcia, superando il 26% di quelle in circolazione. Ma anche la provincia estense al 25, 9 delle auto immatricolate prima del 2004 (fino alle Euro 3) non gode di ottima salute.

Auto. Andando invece nello specifico della provincia i territori più virtuosi, se così possiamo definirli, quelli che hanno la percentuale più alta (superiore al 30%) di auto Euro 6 (immatricolate dopo il 2016 e ritenute tra quelle a combustione fossile le meno inquinanti), ci sono Goro: 35,33%; Vigarano: 33,87%; Poggio Renatico: 33,12%; Ferrara: 33,11%; Masi Torello: 32.32% e Voghiera: 30.37%. Percentuale che supera anche la media regionale del 29.57%, stabilita in base agli ultimi dati ufficiali pubblicati con il Report 2023 della Camera di commercio. Tra i meno virtuosi, cioè che hanno la più alta percentuale di auto Euro 0 ancora in circolazione (cioè immatricolate prima del 1993) ci sono:Fiscaglia: 9,1%; Riva del Po: 8,64%; Bondeno: 7,52%, Jolanda di Savoia: 7,46%, Mesola: 7% e Argenta: 6,80. Limitandosi, invece, al puro numero di auto in circolazione in tutta la provincia di Ferrara, secondo la più recente rilevazione riportata nell’ultimo report della Camera di commercio, ci sono 232.552 auto in circolazione che fanno capo al territorio estense, con le percentuali più alte tra abitanti e veicoli immatricolati a Mesola (78%), Riva del Po (75%), Codigoro, Tresignana e Jolanda di Savoia (73%), e Copparo (72%). Il capoluogo è un po’ sotto, al 65%, mentre le meno automatizzate sono Goro con il 61%, che però abbiamo visto ha la percentuale più alta, di Euro 6, e Portomaggiore con il 63%.

Veicoli industriali. Il totale in circolazione è di 29.666, con la stragrande maggioranza registrati su Ferrara, 8.845, seguita da Cento con 2.817 e Argenta con 2.225. Per quanto riguarda la vetustà, le percentuali più alte di quelli in circolazione sono tra gli Euro 3 (20%), ritenunti ancora tra i più inquinanti e gli Euro 4% (18%). A seguire, gli Euro 6, i meno inquinanti, con il 15% , gli Euro 0 con il 14% e gli Euro 2 con il 13%.

Autobus. Secondo lo stesso report, gli autobus in circolazione su tutto il territorio provinciale sono 403, così distribuiti: 262 a Ferrara, 88 a a Bondeno, 15 a Cento e Copparo, 6 a Fiscaglia, 5 a Comacchio, 3 ad Argenta e Codigoro, 2 a Portomaggiore e Voghiera e uno a Lagosanto e Tresignana. La maggior parte, 85 sono Euro 5, 77 tra Euro 6 ed Euro 3, 46 sono Euro 0 e 42 Euro 4. 63 Euro 2 e 3 Euro 1.

Motocicli. Sono 34.448 quelli in strada, secondo l’ultima rilevazione, con la maggior parte ovviamente che fanno capo a Ferrara, 13.607. Seguono Cento con 3.417, Comacchio con 2.700, Argenta 1.851, Bondeno 1.622 e Copparo con 1.496. Tutti gli altri comuni sono sotto le mille unità. In questo caso, la maggioranza sono ancora altamente inquinanti, il 31% Euro 0 e il 29 Euro 3.

Per quanto riguarda la distinzione tra veicoli più o meno inquinanti, vengono suddivisi in Euro 0: quelli immatricolati fino al 31 dicembre del 1992; Euro 1 immatricolati dal primo gennaio 1993, con l’introduzione delle prime marmitte catalitiche; Euro 2 immatricolate dal primo gennaio del 1997; Euro 3 tra il primo gennaio 2001 e il 31 dicembre 2005; Euro 4 tra il primo gennaio 2006 fino ad agosto del 2009; Euro 5 dopo settembre del 2009 ed Euro 6 da gennaio 20016, queste sono le auto che potranno circolare, secondo le attuali previsioni, fino al 2030.