FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

La sinistra fa muro: "Da Fabbri attacchi e volgari insinuazioni. Non può zittire Perego"

Il segretario comunale Pd Talmelli: "È nervoso, arrivano le elezioni". Azione Civica: "Non sta lavorando per il bene di tutti i suoi cittadini". Alta tensione in Regione, la maggioranza si blinda in assemblea.

La sinistra fa muro: "Da Fabbri attacchi e volgari insinuazioni. Non può zittire Perego"

La sinistra fa muro: "Da Fabbri attacchi e volgari insinuazioni. Non può zittire Perego"

È un coro di solidarietà che travalica anche i confini della politica. La sinistra e le diverse associazioni collaterali, si schierano dalla parte dell’arcivescovo Gian Carlo Perego nella contrapposizione tra lui e il sindaco Alan Fabbri, legata alle case popolari e al criterio della residenzialità storica. Il primo a intervenire nel dibattito è il segretario comunale Pd, Alessandro Talmelli. "Si può comprendere il nervosismo e l’agitazione di Alan Fabbri dovuti all’avvicinarsi della tornata elettorale – scandisce il dem – così come è evidente lo spostamento del baricentro verso destra dell’attuale maggioranza, ma si possono esprimere le proprie idee e convinzioni senza attaccare in continuazione chiunque la pensi diversamente. In più di un’occasione il sindaco ci ha abituati a comportamenti ‘scomposti’, dimenticandosi di essere il rappresentante di tutti i ferraresi: solitamente questi interventi avvengono per alzare lo scontro politico e spostare l’attenzione su altro creando un bersaglio politico da attaccare pesantemente". A detta di Talmelli, se Fabbri "è interessato a fare davvero gli interessi dei ferraresi, non dovrebbe lasciarsi andare a polemiche sterili ma intervenire sui temi strategici legati allo sviluppo del territorio". Poi la provocazione. "Lo invito – chiude il dem – a partecipare come faccio ormai periodicamente nei vari quartieri popolari a parlare con i residenti e ad ascoltare le innumerevoli problematiche non affrontate ad oggi, lontani dalle stanze calde del palazzo municipale e della sua Burana".

Anche Azione Civica stigmatizza l’atteggiamento di Fabbri e si unisce alla solidarietà a Perego. "Un sindaco – scrivono i civici – ha il dovere e l’onore di rappresentare tutti i suoi cittadini e di lavorare per il bene comune della città. Non lo fa Alan Fabbri, con la sua volgare polemica diretta all’arcivescovo Perego, per aver condivisibilmente affermato che ‘il diritto alla casa è legato alla persona e non al cittadino, considerando le sue condizioni di povertà e di disagio in senso generale’. Un sindaco non può pretendere di delimitare a suo piacimento l’ambito d’azione dell’arcivescovo. La casa, insieme con il lavoro e la scuola, è condizione per passare dall’accoglienza precaria all’integrazione, evitando che le persone restino ai margini della società". Ferrara 2030 è sulla stessa linea. "Dire che le case popolari debbono essere esclusivamente dei residenti storici, significa condannare all’emarginazione e allo sfruttamento migliaia di persone – si legge nel comunicato dell’associazione - E alimentare quella marginalità fatta di speculazione e condizioni di vita indegne. È la presenza di persone che vivono ai margini della comunità che preoccupa comprensibilmente i cittadini ferraresi, non l’integrazione".

Temperature altissime si registrano, invece, in Regione. È il capogruppo del Carroccio Matteo Rancan che tenta una manovra d’aula per discutere la delibera della Giunta con urgenza, direttamente in aula, derogando al normale iter della Commissione. Niente da fare. La maggioranza si blinda, ma Rancan non cede terreno. Quella sulla revisione della residenzialità storica "è una misura sbagliata, pericolosa e grave, che toglie poteri ai sindaci". Per questo "ci opporremo in qualunque modo possibile se la Giunta porterà avanti questa decisione". Il punto politico è la richiesta di un intervento del "presidente Bonaccini". È la consigliera dem, Marcella Zappaterra a tenere il punto sulla linea regionale. "La delibera a breve andrà in commissione – scandisce – e poi verrà in aula. Non è più urgente di altre, abbiamo tutto il tempo per approfondirla in commissione coi sindaci e tornare poi in aula per esprimerci". L’assessora Barbara Lori, suggella la discussione: "Il nostro – spiega – è un provvedimento che privilegia la valutazione di requisiti equi e giusti per evidenziare l’effettivo stato di bisogno di chi fa richiesta di un alloggio popolare. In questi giorni abbiamo assistito a polemiche fuorvianti. La residenzialità storica non è stata cancellata".