La vittoria delle campagne: "Agricoltori, stop burocrazia. I frutti della mobilitazione"

Revisione della Pac, ok all’accordo a Bruxelles dopo le manifestazioni nella capitale belga. Coldiretti: "Un imprenditore non può trascorrere un terzo del suo tempo per riempire moduli".

La vittoria delle campagne: "Agricoltori, stop burocrazia. I frutti della mobilitazione"

La vittoria delle campagne: "Agricoltori, stop burocrazia. I frutti della mobilitazione"

Salvati dalla burocrazia 500mila piccoli agricoltori; ‘liberati’ 4 milioni di ettari che potranno essere coltivati nella Ue per ridurre la dipendenza dalle importazioni dei principali prodotti agricoli in una fase di gravi tensioni internazionali; rotazione delle colture e deroghe per l’aratura. Sono questi alcuni dei risultati ottenuti grazie alle mobilitazioni pacifiche degli agricoltori che hanno portato all’accordo sulla revisione della Pac.

"Le modifiche alla Pac – spiega Coldiretti – sono il risultato delle mobilitazioni che, qualche tempo fa, hanno portato migliaia di agricoltori a manifestare pacificamente nella capitale belga contro norme spesso svincolate dalla realtà che ne hanno reso di fatto impossibile l’applicazione nelle campagne, già colpite dall’aumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli". Anche una delegazione di Coldiretti Ferrara era andata Bruxelles in quei giorni. Coldiretti che, dopo aver già incassato le prime forme di semplificazione e il ritiro della direttiva agrofarmaci, accoglie con grande soddisfazione la proroga del quadro temporaneo Ucraina sugli aiuti di Stato per sostenere gli agricoltori. Un impegno che il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha portato avanti con determinazione nella direzione proposta da Coldiretti, "che già a febbraio aveva indicato come necessaria questo tipo di flessibilità sugli aiuti di stato per arrivare a una moratoria dei debiti delle imprese agricole", sottolinea Ettore Prandini presidente della principale organizzazione agricola d’Italia e d’Europa. "L’accordo di sulle semplificazioni è un buon primo passo, da rafforzare con una semplificazione ancora più profonda di tutte le regole della Pac. Un agricoltore non può trascorrere un terzo del suo tempo per riempire moduli e carte burocratiche. Con questi interventi – spiega Prandini – si vanno a eliminare alcuni vincoli che pesano sulle aziende agricole, oltre a dare più flessibilità per gli Stati. Fondamentale l’introduzione di una maggiore flessibilità sugli aiuti di stato finalizzati al superamento del de minimis, per poter attuare la moratoria dei debiti necessaria rispetto alle difficoltà che le imprese agricole stanno vivendo. Inoltre – prosegue - vogliamo l’estensione della clausola di salvaguardia anche per il grano ucraino, e l’inserimento dei dazi per il grano russo. In caso di allargamento dell’Unione Europea ad altri paesi, non devono essere gli agricoltori a pagarne i costi, è fondamentale che venga mantenuto lo stesso livello di risorse aggiuntive rispetto a quelle attuali della Pa".