L’addio a don Antonio: "Un ministero d’amore"

L’ultimo saluto nel Duomo a monsignor Bentivoglio, confessore di Igor. Il commosso ricordo di Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio. .

L’addio a don Antonio: "Un ministero d’amore"

L’addio a don Antonio: "Un ministero d’amore"

Commozione, ieri mattina nel duomo, per l’ultimo saluto a monsignor Antonio Bentivoglio che è stato cappellano del carcere di Ferrara e confessore anche di Igor Vaclavic, lo spietato killer che seminò morte e terrore in provincia, nella primavera del 2017. Così lo ricorda Gian Carlo Perego, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio.

"Io so che il suo comandamento è vita eterna". Cari fratelli e sorelle, cari confratelli, il comandamento a cui Gesù si riferisce nella pagina evangelica di Giovanni che abbiamo ascoltato è il comandamento dell’amore, sintesi della fede cristiana. La morte di Cristo svela l’affidabilità totale dell’amore di Dio alla luce della sua Risurrezione. “In quanto risorto – ci ha ricordato papa Francesco nell’enciclica Lumen fidei - , Cristo è testimone affidabile, degno di fede (cfr Ap 1,5; Eb 2,17), appoggio solido per la nostra fede” (L.F.17). Le parole di amore di Gesù nel Vangelo di oggi (ieri ndr), in questo tempo pasquale, tempo di risurrezione e di vita, illuminano il nostro cammino di vita cristiana, che ha come conclusione la vita eterna e ci aiutano ad accompagnare oggi il nostro caro confratello don Antonio, che gode per sempre della pienezza della vita, della vita eterna. Una vita eterna che è arrivata al termine di un cammino di ministero presbiterale durato 58 anni, carico i gesti di amore a Dio e al prossimo. Un ministero dedicato ai fedeli nelle comunità di Bondeno, dove ha dedicato i primi due anni del suo ministero, per poi guidare come parroco per sedici anni le comunità di Stellata e di Scortichino".