
di Matteo Radogna
Auto, ma quanto mi costi? Tanto, tantissimo se consideriamo che influisce (eccome) anche il caro carburanti. Tra costi di riparazione, assicurazione e benzina (o diesel), arriviamo a spendere più di tremila euro l’anno. Addirittura, quasi il 20% del reddito annuo di una famiglia è destinato alle quattro ruote. E allora? C’è chi pensa a forme alternative. A Ferrara, infatti, cresce e si espande ‘Corrente’, la nuova frontiera del car sharing elettrico lanciato da Tper. Il noleggio è facile perché a portata di app e gli utilizzi sono innumerevoli. Il viaggio Ferrara-lidi è una delle mete più battute insieme al tragitto per l’aeroporto Marconi di Bologna, oppure c’è chi sceglie le auto azzurre (il classico colore della società) per l’aperitivo fuori porta. I numeri confermano il trend in crescita: da 1.700 viaggi al mese a Ferrara, si è passati a 2.500. La durata delle corse è in media di venti minuti, mentre la spesa media è di 5 euro. Piuttosto omogenea è la suddivisione per fasce d’età: 29,99% under 27, 26,65% nella fascia 28-37 anni, 30,81% fra i 38 e i 52 anni e 12,55% over 53. Dopo l’impasse causato dalla pandemia, il servizio è letteralmente decollato. La conferma arriva dal dirigente responsabile di Corrente Fabio Teti: "C’è chi usa il nostro servizio per piccoli viaggi verso i locali più trendy – sottolinea Teti -, chi invece da Ferrara si reca all’aeroporto di Bologna per prendere un volo, non pagare il parcheggio dell’auto e posteggiare a pochi metri dall’entrata del Marconi. E, poi, per quanto riguarda Ferrara, sta prendendo piede l’utilizzo della nostra flotta per andare ai lidi in giornata o per tutto il weekend. Un gruppo di amici può spalmare i costi del viaggio e, anche questa, è una delle tante convenienze del servizio". Le auto di ‘Corrente’ possono essere attivate dall’utente direttamente registrandosi gratuitamente sull’App dedicata, anche il pagamento avviene attraverso l’App con carta di credito; le auto di Corrente non pagano la sosta, accedono alla Ztl e alle preferenziali, possono essere prese e riportate dove si vuole all’interno delle aree coperte dal servizio, alla loro ricarica pensa il gestore e non l’utilizzatore. Ferrara, Bologna, Casalecchio nel Bolognese e Rimini sono le città coperte dal servizio e, in questi luoghi, vanno sempre riportate le vetture della flotta. "Il costo, ad esempio, da Ferrara all’aeroporto di Bologna è di 12-13 euro spalmato sui passeggeri – aggiunge Teti -. Immaginiamo due famiglie o un gruppo di ragazzi che partono per un viaggio. Se poi quattro amici decidono di passare il weekend ai lidi con partenza fissata alle 18 del venerdì e il ritorno allo stesso orario della domenica, il costo per tre giorni è di 12 euro a testa".
Gli usi, come detto, sono innumerevoli: "Abbiamo notato che diversi professionisti come, ad esempio, gli avvocati utilizzano le nostre auto per andare in tribunale e parcheggiare gratis vicino a dove si svolgono le udienze – prosegue Teti -. Oppure è interessante l’uso aziendale: le imprese risparmiano sulla loro flotta e possono verificare il tragitto compiuto dai dipendenti". E poi c’è un dato su tutti che premia il coraggio di ‘Corrente’: "Mentre il carburante aumenta costantemente, le nostre tariffe sono rimaste le stesse", rileva Teti. Un altro utilizzo del car sharing è quello del venerdì o sabato notte: "Da Ferrara ci sono ragazzi che prendono il treno per andare in discoteca a Bologna e al ritorno, non essendoci più corse, usano le nostre vetture. La cultura dell’elettrico a noleggio si sta diffondendo velocemente". Già, un salto culturale importante in grado di produrre risparmi, oltre che benefici in termini di rispetto dell’ambiente e di miglioramento della salute pubblica.